Firenze-Israele. Ponte di pace

L'attacco di Hamas a Israele è una tragica conferma della violenza subita dagli ebrei in tutte le epoche. Un esempio di solidarietà è rappresentato da Elia Dalla Costa e Gino Bartali, che salvarono molti ebrei dallo sterminio. Israele tenta di debellare l'attacco terroristico.

L’attacco di Hamas a Israele è l’ennesima prova delle violenze a cui sono stati sottoposti in tutte le epoche gli ebrei. Le scene agghiaccianti trasmesse dai media, dei 260 giovani uccisi nel deserto israeliano mentre partecipavano a un rave, mi hanno fatto fatto tornare alla mente il racconto di Aldo Orvieto, consigliere comunale a Firenze, ebreo e repubblicano. Un racconto drammatico di un episodio anti ebraico che accadde in piazza della Signoria, nei primi mesi del 1944: "Un sarto ebreo aveva da riscuotere due vestiti da uomo confezionati per uno dei gagà fiorentini, diventato di nuovo borghese dopo lo sfascio dell’esercito italiano l’8 settembre del ‘43. Il sarto viveva in clandestinità per sfuggire alle deportazioni naziste: contattò il giovane fiorentino e gli disse se gli poteva anticipare dei soldi per i due abiti consegnati e mai pagati. Il giovane, ben disposto, gli disse se potevano vedersi la mattina del giorno dopo all’edicola dei giornali in piazza Signoria. Arrivato all’appuntamento, il sarto fu catturato dai nazifascisti e della sua fine nulla si seppe".

Questo racconto di Aldo Orvieto l’ho sempre tenuto presente per misurare la cattiveria e la spietatezza di chi combatte gli ebrei soprattutto perché ebrei. Come succede alla novantenne senatrice a vita Liliana Segre, ebrea sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, continuamente offesa sui social e accompagnata da una scorta di carabinieri per impedire che venga uccisa. Quindi nessuna meraviglia per il violentissimo attacco, i mille morti e i rapiti, fatti da Hamas intorno alla Striscia di Gaza. A Firenze c’è anche un’altra lezione da ricordare per la solidarietà data agli ebrei durante le persecuzioni nazifasciste. Quella del cardinale Elia Dalla Costa e del suo collaboratore, il grande campione di ciclismo Gino Bartali, che salvarono molti ebrei dallo sterminio. Tutti e due riconosciuti “Giusti fra le Nazioni“, per aver rischiato la vita per salvare alcuni ebrei. Un esempio di cui tener conto mentre Israele in queste ore tenta di debellare l’attacco terroristico contro di lei.