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Firenze, la grande fuga ’Solo’ 366mila abitanti. Dagli anni del boom sono spariti in 100mila

Continua il trend negativo della popolazione nel territorio comunale. Il lento declino iniziato nel 2015. E intanto crescono gli stranieri.

Un’emorragia non inarrestabile, ma comunque copiosa, quella dei residenti a Firenze: è quanto emerge dal bollettino di statistica del mese di settembre del Comune. Nel giro di un decennio gli abitanti dai 375.479 del 2013 sono passati agli appena 366.628 del 31 agosto di quest’anno: 8.851 fiorentini fuggiti dalla città, il 2,4% di residenza in meno rispetto a dieci anni fa.

Dopo aver raggiunto un massimo di 378.174 residenti nel 2015, la curva ha cominciato a scemare lentamente, per poi colare a picco, ben prima del fenomeno della riscoperta delle campagne che ha avuto impulso con la pandemia e lo smart working; anzi, negli anni del post-pandemia si registra paradossalmente un lieve accenno di risalita: negli ultimi cinque anni siamo passati da 376.529 residenti del 2018, ai 372.685 del 2019, ai 365.046 eel 2020, ai 365.878 nel 2021 fino (piccola risalita) ai 367.425 dell’anno scorso. Nei primi otto mesi di questo 2023 però si sono di nuovo persi 872 residenti.

Pensare che sulla stessa edizione del bollettino comunale di dieci anni fa, settembre 2013, si riportava una stima al 2025 di 398.754 residenti in città, con un aumento dell’8,2% rispetto al 2010. Previsione sbagliatissima. Non cambia, leggiamo ancora, la quota dei fiorentini ‘di Firenze’, nati in riva d’Arno, che si mantiene sempre di poco superiore al 45%: dal 45,6 del 2013 al 45,2 dello scorso anno, con un picco massimo nel 2020 del 45,9. Leggero calo dei residenti nati in provincia, passati dal 12 per cento del 2012 all’11,2 del 2022, su cui va probabilmente a pesare la sempre maggior centralità dell’ospedale di Ponte a Niccheri, visto che i residenti nati a Bagno a Ripoli nello stesso arco temporale sono passati dal 4,9% al 5,3. Calo leggero anche per i nati nel resto della Toscana, passati dal 7,5% del totale dei residenti del 2013 al 6,7 del 2023. Leggero calo, quello dei toscani, che è speculare all’incremento di chi invece è nato in altre regioni italiane: dal 17,8% del 2013 al 18,3 del 2022. Firenze invece piace di più a chi è nato all’estero: il 18,7% dei residenti, contro il 16,7% del 2013; anche se con andamento altalenante, il saldo finale è di due punti percentuali in più. Tuttavia, precisa il Comune nei commenti alla pubblicazione:

"La crescita di coloro che sono nati all’estero è stata comunque costante fino al 2018, tenendo conto del basso valore del 2013 per gli effetti della revisione dell’anagrafe basata sulle risultanze del censimento. La diminuzione del 2019 e 2020 è invece imputabile ai maggiori controlli sui permessi di soggiorno". Non tutti i nati all’estero però sono stranieri: al 31 agosto di quest’anno, infatti gli stranieri risultano pesare sui residenti per il 15,9%; da ciò si può ipotizzare che circa un decimo dei nati all’estero residente a Firenze sia comunque italiano.

Carlo Casini