"Abbiamo scritto lettere, anche come Federalberghi, ma la situazione, qui, è sempre peggio".
L’hotel Ambasciatori, giusto all’angolo tra via Alamanni e via Santa Caterina da Siena, offre suo malgrado ai propri clienti una finestra sul caos di certe notti come quella di venerdì. "Ma anche di giorno qui la soluzione non è migliore", ci spiega la manager della struttura ricettiva.
Non solo le scalinate della stazione. Anche dall’altra parte della strada, assistono a furti, bivacchi, spaccio, consumo di droga pesante come il crack.
La situazione ha iniziato a degenerare con l’arrivo del covid. Quell’angolo di stazione, un po’ come le Cascine, è diventato il ritrovo di chi non aveva altri luoghi dove andare.
Con i mesi, la situazione è andata degenerando. Per i “numeri“ dell’aggregazione, ma anche per i traffici. Si vede di tutto, dal mercato di cibi etnici venduti a chi vive, letteralmente, su quel marciapiede, alle cessioni di droga.
Gli spacciatori anche il loro nascondiglio sicuro per rimpiattare le dosi o cederle al riparo da sguardi indiscreti: una cabina per foto tessera.
"Era stata tolta - racconta ancora la manager dell’hotel - e la situazione era leggermente migliorata. Adesso è stata posizionata di nuovo, abbiamo chiesto al Comune perché, ci è stato risposto che sono in corso verifiche.
Nella stessa situazione dell’hotel ci sono altre realtà commerciali: un ristorante, un negozio di telefonia. E venerdì sera, molti turisti che pernottavano lì hanno assistito alla maxi rissa e si sono spaventati.
"Non sappiamo più come affrontare il problema, abbiamo fatto chiamate al 112 ma ci dicono che non hanno chi mandare".
ste.bro.