MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Firenze libera, la prima Martinella della sindaca Funaro: “Un’emozione indescrivibile”

La giornata si è aperta alle 7 con i rintocchi della campana della Torre di Arnolfo che 80 anni fa annunciava alla città il ritorno alla libertà e alla democrazia

Sara Funaro sulla Torre di Arnolfo suona la Martinella

La sindaca di Firenze Sara Funaro sulla Torre di Arnolfo suona la Martinella

Firenze, 11 agosto 2024 - Oggi per Firenze è una giornata di grande importanza storica: 11 agosto, la città è libera dal regime nazifascista. E proprio questa mattina la sindaca Sara Funaro ha dato il via al rito del suono della campana della Martinella. “Oggi le emozioni sono indescrivibili – ha detto Funaro -. La prima Martinella, la prima Martinella di una sindaca donna, in un anniversario importantissimo per la città: gli 80 anni della Liberazione di Firenze”. Appena eletta, ma anche durante la campagna elettorale, più volte la prima cittadina ha fatto riferimento alla data dell’11 agosto, molto più che simbolica. "L’11 agosto – ha detto – è una ricorrenza che parla di memoria, di sacrifici, di libertà. Sono emozionata perché quest’anno, nell’ottantesimo anniversario, sarà la mia prima volta da sindaca e perché per la nostra città è la prima volta di una sindaca donna a suonare i rintocchi. Firenze è stata, è e continuerà a essere una città per la libertà per i diritti umani, e per la memoria. Quello che siamo oggi è il frutto del sacrificio di tante donne e tanti uomini, un sacrificio che non dobbiamo scordare mai".

Erano le sette del mattino dell’11 agosto 1944 e i rintocchi della campana di Palazzo Vecchio, la Martinella, richiamarono i fiorentini all’azione: stava per iniziare la battaglia di liberazione dal nazifascismo. I fiorentini insorsero pronti ad affiancare i reparti partigiani che stavano entrando in città per scacciare definitivamente le truppe naziste in ritirata. Come ogni anno Firenze, Medaglia d’oro della Resistenza, ricorderà la Liberazione per celebrare quei fatidici momenti che riportarono dignità e libertà alla nostra città.

Fra gli appuntamenti, il Memoriale delle Deportazioni - dove è possibile visitare la straordinaria opera immersiva un tempo allestita all’interno del Block 21 del campo di Auschwitz - sarà aperto al pubblico dalle 10 alle 13, ed eccezionalmente dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito, viale Giannotti 81. Info e prenotazioni: [email protected] e www.musefirenze.it).

Numerose iniziative anche nelle piazze. La giornata si è aperta alle 7 con i rintocchi della Martinella, la campana della Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio che l’11 agosto 1944 annunciò alla città il ritorno alla libertà e alla democrazia. A seguire, alle 9.45 in piazza dell’Unità italiana si è tenuta la cerimonia solenne con la deposizione di una corona di alloro da parte delle autorità civili, religiose e militari al monumento ai caduti di tutte le guerre.

In piazza presenti i Gonfaloni di Firenze, della Regione Toscana, della Città metropolitana e dei vari Comuni dell’area fiorentina, oltre ai labari della federazione delle associazioni partigiane e delle associazioni d’arma e combattentistiche. Alle 10.30, sull’arengario di Palazzo Vecchio, in Piazza della Signoria, le celebrazioni ufficiali che prenderanno il via con lo squillo delle Chiarine e la riproduzione dell’Inno di Mameli, l’inno nazionale della Repubblica italiana. Ad aprire i discorsi la sindaca Sara Funaro, a seguire l’intervento della presidente provinciale Anpi Firenze Vania Bagni e della storica, autrice televisiva e docente di storia contemporanea Michela Ponzani. Le celebrazioni si concludono con lo squillo delle Chiarine e il canto popolare “Bella Ciao” eseguito dalla cantautrice Letizia Fuochi. In tutti i quartieri saranno deposti corone e festoni di alloro nei luoghi simbolo della Liberazione di Firenze. Maurizio Costanzo