STEFANO BROGIONI
Cronaca

Firenze, molotov al consolato Usa: fermato un 22enne. “Concreto pericolo di fuga”

Blitz in un'abitazione di Dicomano, in provincia di Firenze

Firenze, 3 febbraio 2024 – Una ragazzo di 22 anni, Dani Hakam Taleb Moh’dè stato perquisito nella notte nell'ambito delle indagini sulle due bottiglie incendiarie lanciate contro la sede del consolato Usa a Firenze. Il giovane è poi stato fermato e trasferito nel carcere di Sollicciano

L'ipotesi di reato è atto di terrorismo con ordigni, con l'aggravante di aver agito di notte ed esponendo a pericolo la pubblica incolumità. Il fermo è scattato perché per gli inquirenti sussiste “il concreto pericolo di fuga per la possibilità di procurarsi collegamenti con l'estero e luoghi di immediato riparo".

Il giovane, nato in Italia da genitori palestinesi, vive in provincia di Firenze, a Dicomano. Nella sua casa gli investigatori, diretti dalla direzione distrettuale antimafia della procura del capoluogo toscano, avrebbero trovato diversi riscontri, tra cui gli indumenti che il 22enne avrebbe indossato la notte in cui sono state lanciate le due bottiglie molotov. Il ragazzo avrebbe anche girato il video di rivendicazione sull'attacco al Consolato Usa.

Le indagini che hanno portato alla sua identificazione sono state condotte congiuntamente dai militari dell'Arma, dalla Digos della Questura e dalla polizia postale con il coordinamento del procuratore capo di Firenze Filippo Spiezia.

Gli investigatori dei carabinieri con la collaborazione della polizia postale sarebbero risaliti al presunto attentatore seguendo le tracce telematiche lasciate per diffondere la rivendicazione del gesto che in un video è stato attributo ad Hamas. Il blitz è scattato nelle ultime ore e adesso il giovane si trova negli uffici delle forze dell'ordine. 

Al vaglio degli investigatori, ci sono anche i video delle telecamere di sicurezza che la notte dell'azione hanno ripreso una sola persona, col volto coperto, lanciare le molotov in direzione dl consolato. Da ieri poi all'esame, anche della polizia postale, un video di presunta rivendicazione apparso su un canale Telegram, 'The whole world is Hamas'. 

Dopo quanto avvenuto all'esterno del consolato Usa nelle notte fra mercoledì e giovedì scorso è stato aperto un fascicolo per il reato di atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi.