Stavolta la città ci prova davvero, ad avere la ruota panoramica. Permanente o semipermanente. L’importante sarebbe cominciare. E l’impegno del sindaco c’è. Perché la giostra è una di quelle attrazioni di massa capaci di richiamare i flussi turistici, dirottandoli dal centro di gravità. E dunque anche di animare luoghi di perdizione dove i controlli non sono mai abbastanza per rarefare l’illegalità diffusa.
E’ il caso delle Cascine, in particolare dell’area incandescente prossima al Teatro del Maggio che si inoltra fino alla fermata Carlo Monni della linea 1 della tramvia. I traffici di droghe, i furti, le risse, il commercio dei corpi fanno parte di una lunga lista di dolori perenni che sembrano incancellabili.
E la ruota potrebbe essere il coniglio dal cilindro. Portare vita e movimento giorno e notte potrebbe là dove le forze di polizia non ce la fanno. Vero che, come dice Nardella, non sarebbe sufficiente ma un bel deterrente.
La questione della ruota e dei veti incrociati della soprintendenza che in passato ne ha tranciato il futuro. La nuova soprintendente Antonella Ranaldi rispondendo a domanda non ha detto un no pregiudiziale, aspetta la proposta di Dario Nardella, e intanto ci mette sopra la testa. I problemi di sicurezza potrebbero dare una spinta determinante soprattutto per una fase sperimentale.
Il sindaco si è preso l’impegno di andare a illustrare il progetto dalla Ranaldi, al più presto.
In effetti i risultati ottenuti ai giardini della Fortezza hanno mosso le acque. Anche la battaglia furibonda con l’ex soprintendente Andrea Pessina che – a cavallo tra il 2021 e il 2022 – bocciò l’idea di prolungare il periodo di permanenza oltre le vacanze natalizie e il sindaco, dopo qualche forzatura, mollò.
La giostra panoramica è piaciuta non solo ai turisti, anche i fiorentini hanno voluto provare a vedere la città da una prospettiva diversa e insolita. E il contenimento dei fenomeni di microcriminalità ai giardini che furono della vasca dei cigni è rimasto agli atti.
Poi è arrivato l’indirizzo politico, con il Pd che, a Palazzo Vecchio, lo scorso 19 giugno ha proposto in consiglio comunale una mozione (con primo firmatario Fabio Giorgetti) per far girare la ruota per sempre, prevedendo un’installazione definitiva.
L’atto è stato approvato, con voto contrario di Sinistra Progetto Comune.
Da quel momento il sindaco si è messo al lavoro per individuare un’area possibile, con la consapevolezza con sarebbe potuta tornare ai giardini della Fortezza da Basso perché l’area sarà interessata dai lavori per il sottoattraversamento dell’Alta velocità.
Pensando e ripensando e incrociando i fattori di un luogo facilmente raggiungibile, ben visibile e sostenibile dal punto di vista dell’impatto architettonico e artistico, è uscito il parco delle Cascine. Sopra tutti gli altri perché il problema della criminalità sta diventando sempre più impegnativo.
La ruota piace anche alle opposizioni e a Italia viva. Insomma, politicamente c’è un sì bypartisan. Si aspetta dunque che Nardella si confronti sul tema con l’architetta alla guida della soprintendenza, Antonella Ranaldi. "Aspetto che me ne parli il sindaco, devo ancora metterci sopra la testa", spiega Ranaldi, dicendo comunque di non avere pregiudizi né condizionamenti nell’affrontare l’argomento.
Ilaria Ulivelli