Firenze, 25 febbraio 2023 – Hanno superato quota 123mila le firme online in solidarietà con la preside del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, Annalisa Savino, dopo l'attacco del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara a proposito della sua circolare sul fascismo diffusa nella scuola per i fatti del liceo classico Michelangiolo. Firme raccolta da “Priorità alla scuola” per sostenere la dirigente, e altre adesioni stanno arrivando, ma il suo gesto ha dato il la ai sindacati confederali per recepire dalle rsu delle scuole fiorentine l'appello per una manifestazione. La richiesta è stata accolta e l'evento ci sarà il 4 marzo a Firenze con le «realtà democratiche e antifasciste».
I rappresentanti delle rsu scolastiche avevano chiesto proprio a Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola «l'indizione di una grande manifestazione a difesa della scuola e della Costituzione». Sul fronte politico la polemica sull'aggressione al Michelangiolo non cala.
Il sindaco Dario Nardella punta su Giorgia Meloni e ha ribadito che «il silenzio della premier è diventato assordante, soprattutto dopo le parole del presidente Mattarella, che ringrazio a nome di tutta Firenze. Una condanna della Meloni inequivocabile contribuirebbe ad abbassare la tensione». Elly Schlein, in piena corsa per guidare il Pd, ha definito «grave che il governo taccia sull'aggressione squadrista» di Firenze «e poi critica una preside che parla di antifascismo. Un governo che fa così legittima i metodi squadristi». È intervenuto anche il leader di Azione, Carlo Calenda, postando sui social un video in cui dice che «siamo sempre lì, fermi e bloccati nel tempo con il governo che non riesce a dire una parola sui ragazzi pestati fuori da una scuola di Firenze, Valditara che minaccia di prendere provvedimenti per una preside che scrive una lettera di buonsenso sui valori dell'antifascismo che sono valori costituzionali» e «due giorni dopo una manifestazione che dice 'Meloni sei la prima della lista’ e 'viva le foibe’».
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, però ha messo in guardia da derive e difeso la sua premier: «Qualcuno pensa che far crescere e fomentare l'odio possa portare più voti o più copie vendute - ha detto -. L'odio genera odio e la violenza verbale genera spesso violenza fisica. Anche perché purtroppo non mancano folli, in ogni fazione. Solidarietà al presidente Giorgia Meloni». Lo stesso ministro Valditara, in visita oggi con una delegazione di studenti al monumento della foiba di Basovizza, non è tornato sull'argomento ma ha auspicato che «il confronto, il dialogo, la pace, il rispetto dei diritti siano gli obiettivi della formazione delle scuole». Il vicecapogruppo alla Camera Domenico Furgiuele (Lega) critica invece la lettera della preside Savino come una «gravità enorme» e frutto di «comportamento assolutamente improprio», la preside «su carta intestata del liceo, dunque ufficiale, ha denunciato un pericolo fascista che è inesistente».
Intanto proprio a Firenze - dove lunedì partono gli interrogatori della procura agli indagati di Azione studentesca - la preside Savino ha fatto denuncia alla Digos sullo striscione di Blocco studentesco contro la sua circolare. Lo ha fatto nel giorno in cui l'associazione che fa riferimento a Casapound ha pubblicato su un social il video del blitz che mostra due persone incappucciate mentre srotolano e legano lo striscione alla ringhiera della scuola e uno che dà fuoco con un accendino alla circolare. Per Savino comunque altra solidarietà da un altro liceo, il Machiavelli dove il collegio dei docenti ha emesso un documento di sostegno, e da Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi: «La libertà di espressione - ha detto - non si può mettere in discussione e non si può censurare una dirigente scolastica per aver espresso il proprio punto di vista, che peraltro a me pare evidente si rivolga alla sua comunità scolastica».