
Uno dei torrenti che ha superato la prova è stato il Mugnone, fra i sorvegliati speciali dopo le piogge dei giorni scorsi
"Firenze ha dimostrato ancora una volta di essere all’altezza delle sfide più complesse, ancora oggi abbiamo i nostri angeli, centinaia di angeli meravigliosi che si sono messi a disposizione di lavoratori, famiglie, aziende che si sono trovate in difficoltà, non solo nella nostra città ma anche nei comuni dell’area metropolitana colpiti dall’emergenza". Il ringraziamento speciale di Sara Funaro è avvenuto a favore di microfono nel Salone de’Dugento, nel giorno della relazione della sindaca al consiglio comunale, a bocce ferme, dopo un weekend di paura per le piogge torrenziali. Che una volta di più hanno imposto una presa di coscienza comune circa gli effetti dirompenti dei cambiamenti climatici.
In soldoni, il ‘sistema Firenze’ ha retto, gli ultimi stralci delle ordinanze emesse da Palazzo Vecchio possono dirsi decaduti con il declassamento dell’allerta meteo da rossa a verde. E pro futuro, laddove "ci sarà da stombare" fiumi il Comune farà la sua parte. L’Arno, osservato speciale, ha toccato il suo livello massimo di 4,22 metri all’altezza degli Uffizi superando il primo livello di guardia. Dopo le scuole, biblioteche e musei, anche i cancelli di parchi e giardini sono stati riaperti. Al termine di un’opera di ripristino della fruibilità di aree verdi interessate da chiome e rame stroncati dall’ondata di maltempo. Una domanda d’attualità posta dal capogruppo di Italia Viva Francesco Casini ha interrogato la sindaca rispetto alla possibilità per Palazzo Vecchio di integrare con risorse proprie il decreto ristori in arrivo dalla Ragione una volta approntata la variazione di bilancio ad hoc.
Funaro ha preso tempo, anche in attesa di capire se da Roma ci sarà la volontà di procedere verso la proclamazione dello stato di emergenza nazionale come richiesto dal governatore Eugenio Giani. Nel frattempo, il "lavoro di coordinamento con gli enti preposti" prosegue. "Cerchiamo di capire prima che tipo di risorse verranno messe a disposizione - ha chiarito Funaro in aula -. L’auspicio è quello di risorse liberate con tutte le facilitazioni burocratiche del caso, altrimenti i cittadini colpiti andranno ancora più in difficoltà rispetto all’ottenimento dei rimborsi".
"La situazione a Firenze città è stata migliore rispetto a quella dei comuni dell’area metropolitana - ha aggiunto la sindaca -, le criticità principali si sono verificate nella zona di Ponte a Ema e Rovezzano, Le precipitazioni hanno comportato un rapido innalzamento dei livelli idrometrici dell’Ema, la sala operativa di Protezione Civile ha inviato due squadre per il monitoraggio a vista del fiume. Abbiamo avuto problemi nella zona di sant’Andrea a Rovezzano con alcuni allagamenti. Il fosso del Loretino ha straripato interessando la zona di via del Loretino. Squadre di Alia, AVR, Protezione civile, Publiacqua sono intervenute per liberare le strade dai rifiuti e ripristinare le condizioni di normalità".
Normalità resa possibile anche per il funzionamento a dovere della cassa d’espansione da 11 milioni realizzata al Parco del Mensola, coi suoi lavori di laminazione. Ma all’orizzonte resta un pacchetto di interventi, divenuti cogenti, di messa in sicurezza del reticolo idraulico all’interno del perimetro cittadino. "Stiamo lavorando, poi - ha concluso Funaro -, sul tema dei fossi tombati su cui dobbiamo prestare attenzione oggi ancora di più con il cambiamento climatico; stiamo compiendo uno studio e un’analisi delle fosse dei fiumi tombati per capire dove bisogna intervenire e dove invece l’intervento non è necessario. In particolare, abbiamo già ispezionato il fosso di santa Maria della Lastra, dell’Arcovata, Macinante, Loretino, Anciolina. Sono in fase di affidamento i rilievi dei tratti dell’Affrico, Gamberaia, Ripoli, fosso degli Ortolani, Ritortoli, Boddi e oltre a questo è in corso di esecuzione l’incarico di verifica idraulica dei tratti già analizzati e rilevati per un progetto preliminare di interventi di rimozione rischio idraulico". Francesco Ingardia