
Il sindaco Nardella e l'assessore Del Re (New Press Photo)
Firenze, 9 gennaio 2023 - Stop ai nuovi alberghi in centro, una città a misura di cittadino, con servizi raggiungibili in massimo 15 minuti, ed una serie di paletti per disinnescare la proliferazione della locazione turistica breve. In che modo? In tutta Firenze, si potrà costruire un nuovo bagno ogni 30 metri quadrati di abitazione. In pratica, spiegano il sindaco Dario Nardella e l’assessore Cecilia Del Re, in questo modo non sarà più possibile realizzare un bagno privato in ogni stanza (ovvero lo schema tipico della locazione), ma uno ogni due, visti i metraggi medi delle camere in città.
La novità sarà operativa presto, non appena entreranno in vigore il nuovo Piano strutturale (Ps) e il Piano operativo comunale (Poc) del Comune di Firenze, adottati oggi dalla giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessora Del Re. Dopo la fase di adozione, che prevede ora il passaggio in Consiglio comunale, si aprirà il periodo di 60 giorni per le osservazioni ai due piani, che saranno poi votate da giunta e Consiglio. A questo punto i piani saranno approvati ed entreranno in vigore.
Entrando nel dettaglio, ecco che in zona A, ovvero nel cuore del capoluogo toscano, si va verso il blocco totale del cambio d’uso in turistico-ricettivo. Ancora, penalità per chi non recupera in tempi rapidi immobili dismessi o abbandonati. Allo stesso tempo, spuntano incentivi per favorire un mix di funzioni per grandi immobili (superiori ai 2mila metri quadrati) con l’interscambiabilità delle funzioni residenziale, direzionale e servizi per immobili e misure per introdurre e sostenere iniziative di rigenerazione partecipata con l’ampliamento del ricorso all’uso temporaneo degli spazi ed alla co-progettazione come elemento di rigenerazione urbana partecipata.
Ecco che l’alloggio minimo resta di 50 metri quadrati nel centro storico. Ancora, viene introdotto il nuovo criterio della superficie edilizia media (50-55-60) per limitare il numero di frazionamenti, dando al contempo maggiore flessibilità nell’uso dello spazio. Inoltre, nelle convenzioni con il privato viene previsto un abbattimento degli oneri a fronte dell’inserimento di un divieto almeno decennale di utilizzare gli alloggi per affitti turistici brevi e attività extra ricettive. Per i nuovi studentati privati, il 20% delle camere sarà destinato agli studenti bisognosi dell’Università di Firenze che saranno gestite direttamente dall’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, mentre la possibilità di aprirsi al turistico-ricettivo per queste strutture viene limitata da 90 a 60 giorni all’anno e nei soli mesi di luglio e agosto.
“Un piano operativo coraggioso e innovativo - ha detto il sindaco Dario Nardella - per costruire una Firenze dell’abitare attraverso misure che aiutino famiglie e giovani coppie a trovare soluzioni abitative nella città, incentivando anche la creazione di alloggi per studenti con canoni calmierati e quindi accessibili, una serie di funzioni produttive e logistiche e riducendo un uso della città tutto schiacciato sulle funzioni turistiche. Lo facciamo anche attraverso la decisione di bloccare totalmente la realizzazione di nuovi alberghi in area centrale e favorendo il principio della città 15 minuti: una città sempre più pubblica e costruita a misura di cittadino, che guarda alla qualità e non allo sfruttamento, combattendo la rendita parassitaria che spesso fa saltare il mercato immobiliare rendendo difficile l’affitto o l’acquisto di una abitazione in area urbana”.
“Con questo piano - ha aggiunto l’assessora Del Re -, facendo tesoro anche dell’esperienza del regolamento urbanistico passato e della pandemia che abbiamo vissuto, compiamo delle scelte di campo importanti anche sul tema ambientale: per la prima volta il piano contiene la mappatura delle isole di calore e, quindi, gli interventi che saranno necessari per mitigare il clima”.
Firenze punta poi alla ‘prossimità’, facendo del rione la giusta dimensione di sviluppo urbano. Così, si riducono le distanze, si limita l’utilizzo dell’auto e si crea anche comunità. Insomma, evidenzia Del Re, “vogliamo puntare su una ‘Firenze Giusta’, che mette al centro il tema della lotta alle diseguaglianze, alle rendite di posizione ed agli investimenti legati solo alla Firenze turistica”.
Scorrendo ancora il piano, si notano il divieto del cambio d’uso dei fondi commerciali al piano terreno per essere trasformati in residenze o adibiti ad altre destinazioni, la valorizzazione dei centri commerciali naturali e l’individuazione di aree per camperisti agli ingressi della città.
Il capitolo ‘Cultura ovunque’ prevede poi la creazione di un nuovo ‘attrattore culturale’ per quartiere, fuori dal centro storico (ex Ogr e Manifattura Tabacchi con il polo dell’arte contemporanea; Stadio Nervi con il museo del calcio e dello sport; Memoriale di Auschwitz come partenza del Museo diffuso della Resistenza; Museo dell’acqua e dei cambiamenti climatici al Parco Florentia; Museo del Futuro e delle nuove tecnologie in viale Guidoni).
Viene inoltre pianificato un Ecocentro per quartiere, che rientra nel piano di raccolta dei rifiuti ‘Firenze città circolare’, e si favorisce il ricorso alle energie rinnovabili grazie all’installazione di impianti fotovoltaici e pannelli solari. Infine, la mobilità, con le nuove linee tramviarie, i parcheggi scambiatori (preferibilmente sotterranei) e i parcheggi diffusi in centro storico e nei quartieri. Ancora, Scudo verde, Bicipolitana, zone 30, bike boxes, pedibus e mobilità elettrica.