REDAZIONE FIRENZE

Firenze, quasi un ricoverato su due è colpito da Covid

Il direttore generale dell'Asl Toscana Centro, Paolo Morello Marchese: " I letti Covid occupati nei reparti ordinari sono 708 (900 quelli dedicati ai no Covid), a fronte del picco di 750 registrato a novembre. 95 i letti Covid occupati in terapia intensiva"

Paolo Morello Marchese (New Press Photo)

Firenze, 2 aprile 2021 - Quasi un paziente su due ricoverato negli ospedali di Firenze, Prato e Pistoia, è stato colpito da Covid. «Nei nostri ospedali - spiega il direttore generale dell'Asl Tc, Paolo Morello Marchese - il tasso di occupazione Covid è del 45%». «La situazione - afferma il dg della Asl - ancora non ha raggiunto il livello più alto dello scorso novembre, ma siamo vicini come occupazione letti per pazienti Covid, mentre anche Careggi sta implementando i suoi letti».

Al momento, spiega la Asl, i letti Covid occupati nei reparti ordinari sono 708 (900 quelli dedicati ai no Covid), a fronte del picco di 750 registrato a novembre. 95 poi i letti Covid occupati in terapia intensiva. In caso di necessità, i posti letto ordinari vengono progressivamente convertiti in Covid. «Incrementiamo i posti mano a mano - precisa Paolo Morello Marchese - non teniamo mai liberi troppi letti, perché servono per i 'no Covid'.  Per questo la percentuale di occupazione dei letti Covid è sempre molto alta, tra il 90% e il 97%. Al momento siamo intorno al 95%».

Abbiamo un ulteriore piano di incremento di posti - annuncia Marchese - che va dal giorno di Pasqua fino a mercoledì prossimo». Con la sospensione dell'attività chirurgica programmata, precisa ancora il direttore della Asl, «i reparti di chirurgia sono stati in buona parte trasformati in letti Covid, col personale chirurgico che con grande senso del dovere sta svolgendo turni di guardia accanto ai colleghi di medicina». «L'andamento dei positivi è alto ma stabile - conclude Paolo Morello Marchese - quello dei ricoveri è costante ma non ha l'impennata avuta all'inizio, ha le caratteristiche di un'onda che ha raggiunto un plateau, se è così con la zona rossa dovremmo vedere fra qualche giorno il primo segnale di riduzione della pressione sui pronto soccorso».