Firenze, 19 dicembre 2025 – A Firenze il problema degli incivili che abbandonano rifiuti di qualsiasi sorta, dal classico sacchetto agli ingombranti, è generalizzato un po’ in tutta la città; ma davanti ai cassonetti con la chiavetta è ancora più tristemente presente.
Tra questi, amareggia vedere una montagna di rifiuti davanti al Polimoda, scuola d’eccellenza della città dove si impara la bellezza, la cura del dettaglio. Sì: in via del Curtatone, nella Firenze più nobile dei lungarni, una sfilza di buste della spazzatura con lattine, avanzi di cibo, contenitori dei fast food e chi più ne ha più ne metta, accoglie studenti e passanti lungo il marciapiede. A svettare tra tutti anche un estintore pericolosamente lasciato alle intemperie. Davanti alla raccolta degli indumenti usati, vestiti sparsi per terra e anche un materasso.
Seconda tappa, in Oltrarno, davanti all’Isia, Istituto superiore di arti industriali, altra eccellenza che insegna il bello, il design, il gusto. Ha sede nella spettacolare Villa Strozzi, sulla vetta della collina dell’omonimo parco monumentale. Non va meglio, anzi peggio: qui, vicino all’ingresso su via Pisana, in quest’angolo buio riparato alla vista dalla scarpata da cui pende la vegetazione gli incivili hanno vita facile e abbandonano rifiuti e ingombranti. Sul versante opposto del parco, invece, su via di Soffiano, nuovamente sacchetti abbandonati e ciarpame in terra. In largo del Boschetto, cento metri più avanti, tre sacchi della spazzatura giacciono alle intemperie.
Carlo Casini