Firenze, 1 aprile 2019 - “Accoglienza per tutti” e "Firenze aperta ai migranti". Ma anche “Firenze città della pace”. Questi alcuni degli striscioni comparsi questa mattina su alcuni balconi in piazza dei Tigli, nel quartiere dell’Isolotto, dove il ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, ha lanciato la candidatura di Ubaldo Bocci a sindaco di Firenze. Tanta gente ad applaudire Salvini. Con qualche contestatore sparso. “La paura e l’insicurezza svaniscono in un quartiere coeso, solidale ed inclusivo... Il nostro!!! Q4”, sventola su un altro striscione.
Ma tra una bandiera della pace e l’altra ci sono anche ragazzi scesi in piazza per applaudire Salvini e portargli il proprio sostegno: “Sei il cambiamento che aspettiamo da tempo”. “Salvini, pensaci tu”. E ancora: “Chi sa la verità sta con Salvini”. Così il leader della Lega è stato accolto tra strette di mano e contestazione. E il quartiere dell’Isolotto si spacca tra quello degli applausi che accompagnano il leghista fin sul palco e quello delle lenzuolate che sventolano le parole “Vergogna” e “Democrazia”. Qualcuno rispolvera anche una vecchia definizione di La Pira: “La definizione di un uomo non sta nel dove egli vive ma in quello che è” si legge su di un balcone.
Ma Salvini proprio non ci sta e alle frecciatine risponde: “Io rispetto tantissimo le bandiere della pace ma se devo scegliere scelgo il tricolore e alla finestra metto il tricolore. La pace si conquista con il rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri”. Prima del comizio in piazza dei Tigli, Salvini è stato in Prefettura dove si è svolto il vertice contro il racket e l’usura. Il leader della Lega, prima di recarsi in Prefettura ha incontrato - nel palazzo di fronte, sede del Consiglio regionale della Toscana - i due candidati del centrodestra per la corsa a sindaco a Firenze e Prato, rispettivamente Ubaldo Bocci e Daniele Spada. L'incontro è avvenuto negli uffici della Lega in Regione, alla presenza del coordinatore toscano del Carroccio, Susanna Ceccardi.