Firenze, 7 marzo 2024 – Ancora raffiche di multe, per chi dimentica di rinnovare in tempo il permesso per la Ztl. Nonostante l’alert previsto da dicembre, grazie a una mozione presentata dal consigliere Lorenzo Masi (Movimento 5 Stelle), le sanzioni seriali continuano a colpire. L’ultimo caso è quello di Patrizia Sarao, residente in San Frediano. Il suo permesso Ztl è scaduto in estate, ma solo a dicembre, all’arrivo della prima multa, se n’è resa conto. "Durante la bella stagione mi muovo in scooter – spiega – e quindi il problema non è sorto. Poi ho iniziato a prendere la macchina ma, dato che fra la multa e la notifica passano 56 giorni, solo a dicembre ho capito di essere stata sanzionata". E non una sola volta: in quei 56 giorni, la signora Patrizia ha infatti continuato, in buona fede, a entrare e uscita della Ztl.
“In pochi giorni – racconta – mi sono arrivate 26 sanzioni, da 100 euro l’una. Ho contattato la consigliera Barbara Felleca, che è molto attiva sul tema, e lei a sua volta ha parlato con l’assessore Giorgetti. Ero convinta che, vista la mia buona fede, l’amministrazione fermasse l’invio delle sanzioni. Invece ormai siamo quasi a 40. Dopo le prime 27 ho fatto ricorso; adesso aspetto le ultime per presentarne un secondo".
A ribadire la sua guerra alle multe seriali è proprio Felleca (Italia Viva) che ha presentato un atto per chiedere che, in questi casi seriali, possa essere pagata solo la prima sanzione, annullando le altre (tranne le spese di notifica). "Il mio atto – spiega – è rimasto fermo da giugno a gennaio. Poi, finalmente, ha ricevuto voto unanime in commissione bilancio, salvo essere bocciato dal Pd in commissione mobilità. Un’assurdità. Ho chiesto di discuterlo in Consiglio, ma è stato messo in coda a tanti altri: finirà la legislatura prima che se ne possa parlare. È inconcepibile che un Comune faccia cassa su residenti, lavoratori e Ncc, dimenticando che, per legge, le multe devono avere valore educativo. Quale senso ha multare una persona per 56 giorni consecutivi per la stessa infrazione, in attesa che le arrivi la prima notifica?".
Situazione analoga per i figli di un pensionato morto a fine 2021, dopo aver collezionato (e mai ritirato a causa di problemi di salute) ben 150 verbali per 44 mila euro. Il caso è seguito dai legali Agostino Quarantini Zanelli e Lorenzo Masi (impegnato sul tema multe anche come consigliere pentastellato) che si sono rivolti al giudice di pace. "L’alert funziona – replica l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – e da giugno viene inviato da Sas 15 giorni prima della scadenza del permesso. La comunicazione però arriva via mail e se questa non è aggiornata o è sbagliata non viene recapitata. Sull’opzione di far pagare solo la prima multa stiamo lavorando, ma dobbiamo verificarne la fattibilità, per non incorrere in contestazioni di danno erariale".
Intanto, proprio Sas si prepara all’arrivo del nuovo direttore generale, non senza sorprese: nell’elenco degli ammessi al colloquio tecnico compare infatti (oltre all’uscente Andrea Garofalo) anche Cristiano Rebecchi, direttore fino al 2020, quando il sindaco Nardella ne sollecitò le dimissioni a seguito dell’inchiesta sullo "Scandalo parcheggi".