
Dal 1° giugno, caddy e risciò non potranno circolare nell'area Unesco di Firenze. Nuovo regolamento in arrivo.
Dal 1° giugno, caddy e risciò non potranno più circolare e stazionare in un’ampia porzione dell’area Unesco, che comprende Sant’Ambrogio, Santa Croce, San Lorenzo, Santa Maria Novella, piazza Pitti con il resto dell’Oltrarno, fino a piazza Stazione. L’assessore Jacopo Vicini al Turismo Jacopo Vicini lo ha comunicato ieri nel Salo de’ Dugento rispondendo a un’interrogazione del vice presidente del Consiglio Alessandro Draghi (FdI). Nelle prossime due settimane la giunta approverà un testo per regolamentare il servizio per poi portarlo in aula per il via libero definitivo. Palazzo Vecchio, dunque, ci riprova, e a distanza di sei anni dalla precedente delibera – voluta dall’allora sindaco Dario Nardella e dalla sua assessora Cecilia Del Re – continua la battaglia intrapresa già all’indomani dell’elezione contro il turismo mordi e fuggi e per il decoro della città. Va ricordato che contro il precedente provvedimento venne presentato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale da parte di alcune società che si occupano del servizio: i giudici, in primo grado, decisero per la sospensiva ma nel gennaio scorso il Consiglio di Stat, ribaltando quelle motivazioni, ha ritenuto la misura legittima e dunque valida. "Perché va a salvaguardare la delicata fragilità del centro storico tutelanbdo beni architettonici, paesaggistici e artistici".
"C’è la forte necessità di normare il fenomeno turistico alimentato da golf car, caddy e risciò, perché più si avvicina l’alta stagione più i veicoli aumentano e affollano in maniera disordinata il centro storico – l’intervento di Vicini – Stiamo portando avanti due tavoli. Uno con le direzioni attività economiche e turistiche, mobilità e polizia municipale dove, insieme alla Città metropolitana, stiamo affrontando le questioni più tecniche: tipologia del veicolo, numero massimo dei posti e la definizione, all’interno dell’area Unesco, di una zona dove non sarà consentito l’accesso a nessun tipo di questi mezzi". Dall’altro lato, "partecipiamo un tavolo di confronto con gli operatori del settore per trovare un punto di caduta che tenga insieme i posti di lavoro e le loro legittime richieste".
L’anticipazione dell’assessore, e la determinazione dimostrata dall’amministrazione comunale nel voler risolvere il problema del consumo e dello sfruttamento di Firenze, hanno di nuovo messo in allarme tutte quelle aziende che tra i loro servizi offrono anche i tour in città con risciò, tuk-tuk e caddy, e che, dopo aver letto il nuovo regolamento, valuteranno se tornare di nuovo al Tar per chiedere una seconda sospensiva.
Intanto, l’avvocato Francesco Palmigiani, che aveva curato il ricorso al Tar nel 2021 per la società Eco Tour, e membro dell’Osservatorio nazionale sul turismo e consigliere della ministra Santanché, fa sapere che "dalla risposta al question time fornita dall’assessore Vicini apprendiamo, salvo leggere il contrario, che la giunta comunale è in procinto di varare un regolamento che tuteli l’area Unesco contro il fenomeno dei veicoli atipici. Questo vuol dire una cosa soltanto, che i veicoli atipici, pur essendo un servizio eco-sostenibile volto a delocalizzare il flusso turistico, che si rivolge principalmente a bambini e anziani, non potrà più effettuare la propria attività turistica a cui si rivolge se non su percorsi realmente a connotazione turistica, diversamente sarà relegato dal futuro Regolamento a mero servizio di trasporto. Chissà cosa ne penseranno i taxi e gli NCC".
AnPassan