GIOVANNI SPANO
Cronaca

Striscione offensivo sulla ’Fiesole’. Denunciato uno dei responsabili

E’ un 37enne milanese del gruppo ultras dei Viking della Juventus: è stato identificato dalle telecamere. Proseguono le indagini per trovare gli altri quattro autori dell’azione sulla cancellata dello stadio

Lo striscione che era stato appeso dagli ultras juventini

Firenze, 4 febbraio 2022 - E’ un 37enne milanese residente in Lombardia, nell’hinterland del capoluogo lombardo e appartenente al gruppo dei Viking della Juve uno dei responsabili presunti della affissione ai cancelli della Fiesole dello striscione provocatorio contro la tifoseria viola, la mattina presto di domenica 30 gennaio. Una ’profanazione’, un ’atto sacrilego’, insopportabile, a poche ore dalla fuga da Firenze di Dusan Vlahovic con il favore delle tenebre. Il 37enne è stato individuato dalla Digos fiorentina – segnatamente dalla squadra tifoserie – guidata dal primo dirigente Domenico Messina

Al momento il soggetto compiutamente identificato, è stato denunciato per aver violato il divieto (di comporre) striscioni incitanti alla violenza ed è stato multato con una sanzione variabile tra i 154 e i 1032 euro per affissione abusiva. Le indagini non sono terminate. Ci sono altre persone da tentare di identificare: i 4 compagni di viaggio del 37enne lombardo. Il questore Maurizio Auriemma ha inoltre emesso un Daspo nei confronti del 37enne, della durata di un anno che impedirà al supporter bianconero di assistere alle partite di calcio. Lo striscione che reca la sigla del gruppo ultrà dei Viking, quelli di ‘Sempre e Ovunque’. Di ‘Essere e non apparire’; poi le scarne dichiarazioni di pochi passanti domenica mattina alle 7 intorno al "Franchi". 

Le 7: l’ora dell’onta. Doppia, tripla, visti i precedenti – e recenti – ’ratti’ di Chiesa, Bernardeschi. Questi gli elementi di partenza per gli investigatori, tenuto presente che lo striscione è stato stato rimosso dagli autori in pochi attimi, con foto postata e salutata trionfalmente su social e siti della tifoseria degli ex campioni d’Italia. Ogni immagine degli impianti di videosorveglianza in zona stadio e della città – quanto meno in direzione nord – sono stati passati al setaccio, fotogramma per fotogramma. Così la polizia ha visto l’arrivo a Firenze dell’auto del ’commando’ di tifosi bianconeri partiti alle 5 della stessa mattina dalla Lombardia. Cinque i buontemponi scesi dalla macchina usata per la missione, un’Audi sembra. E però la polizia ha anche idealmente riaccompagnati i 5 nel loro viaggio di ritorno a Milano, diretto sembra, senza altre tappe intermedie significative. 

La polizia ha indagato su un altro aspetto importante: il ventilato (su messaggerie varie) supporto logistico di cui avrebbero goduto i tifosi giuventini. Circostanza molto delicata per la sicurezza personale degli eventuali ’complici’ del commando ultrà bianconero. Precisa in una nota la Digos che i 5 "non avrebbero usufruito di locali appoggi logistici nel capoluogo toscano"; che però "le indagini proseguono per arrivare agli altri componenti del gruppo" e "che non si escludono ulteriori sviluppi investigativi".