LISA CIARDI
Cronaca

Firenze: via libera alla norma regionale sugli affitti brevi contro l'overtourism

Accordo raggiunto in Toscana sulla norma per gli affitti brevi. Moratoria per immobili già destinati a locazione.

Accordo raggiunto in Toscana sulla norma per gli affitti brevi. Moratoria per immobili già destinati a locazione.

Accordo raggiunto in Toscana sulla norma per gli affitti brevi. Moratoria per immobili già destinati a locazione.

Fra brindisi e incontri per gli auguri di Natale, Firenze festeggia anche il via libera alla norma regionale sugli affitti brevi con la lieta novella portata a domicilio, in Sala di Lorenzo in Palazzo Vecchio, dal segretario dem Emiliano Fossi alla sindaca Sara Funaro.

Non c’è ancora un voto formale, è vero, visto che il documento andrà all’esame del Consiglio regionale toscano solo oggi, ma ieri si è arrivati a un accordo di fatto, fra maggioranza e opposizioni. Un emendamento all’articolo ex 60 (ora 59) del testo unico sul turismo è stato sottoscritto da tutti i capigruppo, con la sola eccezione di Marco Stella (Forza Italia), che ha però ritirato gli emendamenti al bilancio, sintomo di un riavvicinamento in atto.

E proprio il ritiro di ordini del giorno ed emendamenti (centinaia, presentati dal centrodestra per fare ostruzionismo o rafforzare la trattativa) ha permesso la ripresa regolare dei lavori e dovrebbe portare, nella giornata di oggi, al voto delle norme che intendono dare risposta al fenomeno dell’overtourism.

Nel pomeriggio ha iniziato a circolare il documento condiviso, che oggi arriverà al voto dell’aula. Fra le novità, importanti anche per i tanti fiorentini che hanno investito nel settore, la moratoria per chi ha già immobili destinati a Airbnb e simili. La mediazione fra le richieste del centrodestra (5 anni) e la proposta del Pd (2 anni) è stata trovata escludendo "dall’applicazione dei limiti, per un periodo non inferiore a tre anni e non superiore a cinque, gli immobili e le unità immobiliari già destinati, nel 2024, all’attività di locazione breve, in conformità alla normativa vigente". Caduto il limite dei 50mila abitanti per l’applicazione della norma, questa (nella nuova versione) interesserà anche diversi Comuni dell’hinterland, considerati ad alta densità turistica (S5 dell’indice Istat): Fiesole, Scandicci, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Greve in Chianti, Impruneta, Scandicci, Sesto Fiorentino, Vaglia, Montaione, Figline e Incisa, Barberino Tavarnelle.

Sparisce infine la possibilità, per i sindaci, di vietare del tutto gli affitti brevi in alcune zone e viene cancellato il numero massimo di giorni da destinare a questa attività. Via infine il tetto massimo di autorizzazioni in capo allo stesso soggetto. "Grazie al lavoro di mediazione fatto, la norma è diventata un fattore aggregante invece che divisivo – ha detto il consigliere Gianni Anselmi, presidente della Commissione Sviluppo economico -. Si tratta di uno strumento in più che diamo ai sindaci e questo è solo un vantaggio".

"Abbiamo accolto con piacere gli apprezzamenti venuti da sindacati, associazioni di categoria e sindaci, anche di centrodestra – ha commentato il capogruppo Dem, Vincenzo Ceccarelli -. Abbiamo una valutazione di legittimità da parte degli uffici e sono convinto che la norma possa reggere anche dal punto di vista giuridico".