GIOVANNI BALLERINI
Cronaca

Fiumani: "Un disco per resistere"

Il leader fondatore dei Diaframma pubblica ’Confidenziale 2021’, tra rock e punk. "Niente bilanci, sono tristi"

di Giovanni Ballerini

"Avremmo dovuto suonare al Viper, ma anche gli altri miei concerti di gennaio sono saltati. Viviamo tutti nello stesso mondo ed è chiara a tutti la situazione che stiamo vivendo, non solo noi musicisti, a causa del covid". Ogni gennaio il suo concerto con i Diaframma apriva la stagione dell’Auditorium Flog, negli ultimi due anni è stato impossibile, ma Federico Fiumani la prende con filosofia e continua a fare progetti.

Da solo e con i Diaframma, per continuare a incendiare di poesia il migliore punk rock d’autore made in Florence. Il rocker classe 1960 con il ciuffo ribelle e la chitarra saettante lo fa con intensità e sincerità dai tempi della new wave degli anni ‘80 e non ha nessuna intenzione di fermarsi. "Nonostante tutto ce la caviamo. Ultimamente ho fatto il tour “Confidenziale“, una serie di concerti in duo con Luca Cantasano al piccolo bass, uno strumento che all’estero ha tanti cultori ed è ben supportato dall’effettistica".

Allora i concerti proseguono?

"Sì, da marzo in poi o comunque appena sarà possibile conto di recuperare tutte le date e aggiungerne altre".

Intanto Federico che succede?

"Il 21 gennaio esce il disco “Confidenziale 2021“, tratto dal concerto che abbiamo fatto nel dicembre scorso. E’ una versione ridotta, minimalista delle mie canzoni, ma ha il suo fascino. E poi, quella del duo è una formazione adatta anche per piccoli club. Da ieri su Youtube è uscito anche il video del primo singolo “Amsterdam“, per il resto in questo speciale disco live reinterpreto con basso e voce 40 anni di carriera".

Meglio rimboccarsi le maniche lagnarsi, come fanno tanti artisti sulla cresta dell’onda?

"I topi o chi si accontenta di poco sopravvive nei momenti di carestia, ma chi è abituato a mangiare tanto muore di fame. Poi è vero che chi muove grandi numeri muove anche grandi folle e grandi staff. Quindi se si ferma il grande nome tanta gente non lavora".

Ha mai cantato di amore e gioia?

"Sempre, ma non voglio fare bilanci, li trovo tristi".

Che effetto fa rimanere l’unico punk rocker fiorentino?

"Di gioiosa resistenza. Si sciolgono anche gli amici Litfiba e mi dispiace moltissimo. Ma, credo che da un certo momento in poi nella vita il futuro sia dietro le spalle, quindi è bene vivere nel presente. Io non chiedo altro. Non ho più l’agone dei 20 anni: ogni giorno che vivo è un regalo. Non mi propongo di andare in grossi network, né di raggiungere il grande pubblico, ma non ci sono mai riuscito, per cui va bene così".

I Diaframma esistono ancora? "Alla grande. Ci facessero suonare di più, sarebbe meglio. Ma, intanto sto scrivendo pezzi nuovi. Col rock siamo più forti del covid, lo batteremo, ce la faremo, come i topi".