Firenze, 11 febbraio 2021 - No, come si può giocare Sampdoria-Fiorentin senza due chiacchiere con Francesco Flachi? Impossibile. E lui, eroe blucerchiato (nella scia di Vialli e Mancini) ma anche ragazzo viola, da sempre e per sempre, si mette volentieri alla lavagna del match che andrà in scena domenica pomeriggio. Flachi, qual è la definizione più adatta a questo Samp-Fiorentina? «E’ una partitaccia. Per entrambe le squadre, perchè chi la perde torna a cacciarsi nei guai». Blucerchiati favoriti? «La Samp è un buona squadra ma soprattutto ha trovato in Ranieri l’allenatore ideale. E’ stato lui a mettere un bel vestito a un gruppo di giocatori quasi... sconosciuti. Ha capito subito che il modulo, il cappotto giusto, per il suo gruppo era il 4-4-2 e con questo modulo ha dato fastidio a qualsiasi tipo di avversario». Tanti ragazzi sconosciuti più Quagliarella... «Fabio è l’esperienza e il talento che ogni squadra dovrebbe avere nello spogliatoio. E’ un leader... e comunque della Samp mi piace molto anche Jankto, un esterno che può far male». E per ribaltare il pronostico e vincere a Genova, la Fiorentina che cosa dovrà fare? «E’ molto strano e difficile analizzare la stagione viola. Una squadra con certi giocatori non dovrebbe correre rischi, soffrire, guardare la classifica con timore». Già. Come se lo spiega? «Troppe volte ho notato una sorta di poco affiatamento fra i ragazzi, così come ho visto qualcono un po’ acerbo a livello tattico». Colpa di chi? «Visto che di allenatori ne sono girati già tre, io credo che il problema possa essere più della squadra, dei giocatori. Dico: ci rendiamo conto che la Fiorentina è stata capace di far rialzare il Torino? E dico il Toro, ovvero la squadra più... morbida della serie A. E’ incredibile che una Fiorentina composta dai giocatori che conosciamo possa non avere un briciolo di continuità. In partita e nei risultati». Qualcuno è stato sopravvalutato? «Questo non lo so dire». Da attaccante: Vlahovic le piace? «Lui è l’esempio perfetto di come il calcio è cambiato». In che senso? «Vlahovic è un bravo attaccante ma non ha la fortuna di chi come me e quelli della mia generazione. Siamo cresciuti prima sulla strada e poi abbiamo avuto accanto compagni ai quali ’rubare’ consigli e atteggiamenti. Vlahovic arriva dalle giovanili e adesso è lì, titolare...». Quindi? «Io avevo Baiano che mi stava davanti, come Totti ha avuto Giannini, o Del Piero con Baggio. Per crescere e avere spazio dovevamo prendere tanti schiaffi e ’rubare’ segreti a chi avevamo accanto». A proposito di campioni da imitare: Ribery rimarrà alla Fiorentina? «Sarebbe bellissimo per tutti. Per la squadra, per i tifosi e credo anche per lui». Mentre Callejon... «Mi dispiace tantissimo vederlo così in difficoltà. Callejon è uno degli esterni più forti della serie A. E se riuscisse a ritrovare un po’ di fiducia può tornare grande protagonista». Il viola che l’ha sorpresa di più in positivo? «Dragowski. Dopo Toldo è il portiere più forte che ho visto nella Fiorentina degli ultimi decenni. Drago fa almeno 4 o 5 parate decisive a partita. Lo ripeto, è fortissimo».