ROSSELLA CONTE
Cronaca

Ragazzo ucciso a Firenze, flashmob alla stazione: “Chiediamo più sicurezza in città”

Iniziativa promossa dal coordinamento comitati cittadini e commercianti

Firenze, 15 marzo 2024 - Dopo l’accoltellamento mortale dell’altra notte all’angolo tra largo Alinari e via Fiume, i rappresentanti della rete dei comitati fiorentini, si sono radunati all’imbocco con via Nazionale per poi spostarsi di poche decine di metri all’angolo con piazza Stazione, davanti al Mc Donald’s, una delle zone più critiche della città.

Un flash mob composto e silenzioso per portare ancora una volta sotto i riflettori dell'opinione pubblica il problema dell'escalation di violenza che sta travolgendo tutta la città, sia il centro che le periferie. Dietro lo striscione "Vogliamo sicurezza", serpeggia tanta rabbia e amarezza. “Purtroppo non siamo affatto sorpresi di quanto accaduto - il commento di Simone Gianfaldoni del Comitato Cittadini attivi di San Jacopino - Lo dicevamo da tempo, ‘non aspettiamo che succeda qualcosa di grave’. E invece è successo. Il prefetto continua a non riceverci, parliamo solo con il questore Auriemma e lo ringraziamo. Ma così non può andare avanti”.

La richiesta è quella che viene ribadita oramai da mesi: “Le forze dell’ordine devono tornare in strada, battere il territorio con pattugliamenti anche a piedi e soprattutto di notte. Tutti devono fare la propria parte perché la situazione è sfuggita di mano”. Fabrizio Carabba, presidente dell'associazione Borgognissanti, è una furia: "Quanto successo, morire uccisi per strada, è inaccettabile.

Al sindaco chiediamo di andare direttamente a Roma e pretendere gli agenti promessi". Tra i partecipanti, tra gli altri, i rappresentanti del comitato Leopolda viva ("Siamo passati dalla micro criminalità alla criminalità vera e propria - non usa mezzi termini il presidente Giovanni Matino - o si previene alla radice e si cerca una soluzione o le azioni cresceranno"), dell’Ex comunale, I Sopravvissuti del San Lorenzo e Tni Ristoratori Italia che con il presidente Raffaele Madeo ha rilanciato l’idea dei droni, “visto che non ci sono abbastanza forze dell'ordine in grado di controllare e prevenire”. E' duro il presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri: "Quanto accaduto - conclude - è vergognoso e deve far riflettere. Quello di largo Alinari è un omicidio efferato".