GIOVANNI BALLERINI
Cronaca

Folk, blues e poesia Gnut canta la meraviglia del lasciarsi vivere

Il cantautore napoletano in concerto stasera al circolo il Progresso. Il nuovo album "Nun te ne fa’" con tante collaborazioni eccellenti.

Folk, blues e poesia Gnut canta la meraviglia del lasciarsi vivere

di Giovanni Ballerini

Una nuova produzione musicale europea viene presentata dal vivo a Firenze. E’ "Nun te ne fa’", quarto album del cantautore napoletano Gnut, prodotto dal musicista e storyteller inglese Piers Faccini e pubblicato dalla label francese Beating Drum, che verrà infatti proposto in concerto oggi alle 21,30 al Circolo Arci Progresso di via Vittorio Emanuele II (ingresso 10 euro con tessera ARCI). L’artista nato a Napoli col nome di Claudio Domestico, dal 2003 è voce, chitarra e autore del progetto Gnut, che porta avanti con grande passione e personalità. Comporre e cantare per Gnut è cibo per l’anima, una passione vera che prende a piene mani dalla tradizione della propria terra per fondersi con suoni provenienti da luoghi lontani; nel tentativo di far incontrare Roberto Murolo con l’approccio alternative americano di Elliott Smith, la musica popolare con il folk inglese di Nick Drake e la tradizione della canzone napoletana con il blues del delta del Mississippi. Mai come in questo momento, nun te ne fa’, ovvero don’t worry riassume la meravigliosa filosofia del carpe diem napoletano. Ma, nonostante il titolo, che potrebbe essere tradotto in "non dare troppo peso ai problemi", è necessario curare ogni particolare, come è successo per questo album che è il risultato di un lavoro di scrittura che ha preso il via nel 2014, grazie all’amicizia e ai forti legami artistici stretti da Gnut con il poeta partenopeo Alessio Sollo e il singer songwriter inglese Piers Faccini. Il progetto è andato avanti evolvendosi, grazie anche alle collaborazioni di Simone Prattico, Michele Signorile, Luca Rossi e delle vocalist fausta Vetere della NCCP e Ilaria Graziano. Alla fine "Nun te ne fa’" testimonia la raggiunta maturità artistica di un musicista, che dopo vent’anni di esperienze e contaminazioni musicali, trova un’unica e personalissima strada per veicolare il suo emozionate songwriting. Un coraggioso e riuscito progetto d’insieme che conferma il talento di Gnut, che a pieno titolo oggi può essere considerato uno dei più raffinati esponenti del cantautorato italiano di oggi.