
Fondazione Crf, il nuovo scacchiere. Tutte le new entry nel consiglio. Ma è sfida a tre per il vertice
Chi sarà il nuovo presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, al posto di Luigi Salvadori, è ancora un terno al lotto, nel senso che non si esce dalla rosa Bernabò Bocca, Francesco Rossi Ferrini e Sandro Rogari, quest’ultimo con qualche chance in più degli altri due.
Ma intanto trapelano i nomi dei candidati al Cda dell’ente, che dovranno essere votati il 6 ottobre. Cinque profili, giusti per la sostituzione dei consiglieri che scadono.
Se non ci saranno colpi di scena, le new entry saranno il giornalista e scrittore grossetano Carlo Vellutini; la top manager Micaela Le Divelec (già in Gucci, poi in Ferragamo ora nel gruppo Porsche), il professor Marco Carini, urologo di Careggi; il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi; e la professoressa di diritto privato comparato dell’università di Firenze, Maria Vittoria Barsotti.
I consiglieri che escono sono invece il presidente Luigi Salvadori, Jacopo Speranza, Andrea Simoncini, Alfonso de Pietro, Giovanni Fossi. Una volta ricomposto il Cda, da statuto spetta al consigliere più anziano convocare la riunione per decidere presidente e vicepresidente. Quindi i vertici non si conosceranno prima di metà ottobre.
La nomina dei nuovi vertici della Fondazione Cassa di Risparmio è il primo tassello di una lunga lista di rinnovi sullo scacchiere della città che durerà per tutto il 2024. Spesso con una carica legata, o concordata, in base all’altra. Ad esempio alla Camera di Commercio. Il presidente Leonardo Bassilichi, che scade a primavera, assicura di non essere interessato al terzo mandato, aprendo quindi la strada a molte legittime aspirazioni. Sulla carta, visto per tre mandati ci sono stati rappresentanti di Confindustria, il presidente dovrebbe spettare a un accordo fra Cna e Confcommercio. E si fa già il nome del presidente degli artigiani Giacomo Cioni presidente Cna Metropolitana, che però pare corteggiato anche per la candidatura a sindaco di Figline Valdarno. La poltrona alla Camera potrebbe restare in qualche modo aperta per Luigi Salvadori, previo un accordo fra le categorie.