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La direttrice del museo della Fondazione Zeffirelli, Caterina d’Amico
FIRENZE
Settant’anni in digitale. Per rendere accessibile a studiosi, appassionati e nuove generazioni il patrimonio artistico del Maestro Franco Zeffirelli. Unisce innovazione tecnologica e tutela della memoria storica l’iniziativa presentata dal presidente della Fondazione Franco Zeffirelli, Pippo Zeffirelli, dalla direttrice del Museo, Caterina d’Amco, e dal direttore generale Archivi del Ministero della Cultura Antonio Tarasco: nell’ambito del più ampio progetto di schedatura e digitalizzazione dell’Archivio intitolato al regista fiorentino, sono state realizzate due sale multimediali immersive; le pareti della sala due sono state animate dalla proiezione di foto di scena e bozzetti che rievocano quattro allestimenti creati da Zeffirelli per la Divina, mentre nella sala otto "Viva l’Opera!", gli spettatori potranno ammirare in modo più diretto e coinvolgente il lavoro dietro scenografie e costumi di dieci opere liriche.
Non solo, perché scaricando gratuitamente l’app "Zeffirelli Museo" - ideata con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio - i visitatori potranno inquadrare dieci opere selezionate e contrassegnate nel percorso museale, e avere individualmente accesso ad una narrazione inedita, scandita da bozzetti, disegni, oggetti, foto di scena, testi e contributi audiovisivi.
Nella prospettiva di costituire un polo unico di divulgazione e ricerca nel settore dell’audiovisivo, è stato infine deciso in accordo con la Direzione Teche di accogliere nella sede della Biblioteca delle Arti e dello Spettacolo un punto di accesso al Catalogo Multimediale RAI, il secondo nel capoluogo toscano dopo quello presente nella Sede regionale RAI: un’opportunità speciale - consultabile gratuitamente previa prenotazione - per scoprire il repertorio digitalizzato e l’intera catalogazione testuale degli archivi della TV, della radio, delle fotografie, dei copioni e del Radiocorriere.
Giulio Aronica