Firenze, 29 giugno 2015 - Tre volte al di sopra del limite consentito dalla legge. La concentrazione di piombo nell’acqua che sgorga dal vecchio fontanello in ghisa di piazza della Signoria (accanto al Biancone) ha superato la soglia di guardia: 31,3 microgrammi di metallo pesante per litro, contro i 10 previsti dalla normativa nazionale ed europea. A metterlo nero su bianco è il dossier di Altroconsumo, associazione che da 40 anni è impegnata nella difesa di salute dei consumatori. Tre giorni fa la pubblicazione dell’indagine svolta nei mesi scorsi sulla qualità dei campioni di acqua prelevati dalle fontane pubbliche di 35 città della penisola. Il risultato: promossi 33 comuni. Fra i bocciati invece ci sono un fontanello di Genova e quello di piazza della Signoria.
La buona notizia però c’è. Il rubinetto «incriminato» non è il fontanello Publiacqua incastonato nella parete di Palazzo Vecchio che dal 2012 eroga 80mila litri al mese di acqua gasata e naturale a turisti e fiorentini. La concentrazione qui è di appena 0,1 microgrammi di piombo per litro. Ma il suo antenato storico: la versione in ghisa proprio accanto alla fontana del Nettuno. «A Genova – spiegano da Altroconsumo – lo sforamento del limite è di oltre cinque volte mentre a Firenze di quasi tre volte. Dal controllo effettuato nella fontanella più vicina (la ‘casetta’ di Publiacqua, ndr), l’acqua non è risultata contaminata da piombo».
Le analisi sui campioni prelevati nei mesi scorsi hanno acceso un faro sulla qualità: durezza, calcio, fluoruri, solfati e l’eventuale presenza di inquinanti o metalli pesanti. Come il piombo, metallo potenzialmente tossico che, in grandi quantità, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità può causare disturbi neurologici e malattie cardiovascolari soprattutto nei più piccoli. I risultati dei due prelievi fatti a distanza fra marzo e aprile 2015: 31,3 microgrammi di piombo per litro e 24,8. Entrambi sopra al limite di legge che dal 2013 ha abbassato la soglia rossa di concentrazione da 25 a 10 microgrammi per litro. A causare la presenza anomala del metallo può aver contribuito la rubinetteria ma anche i vecchi tubi di conduzione spesso realizzati in piombo. Un rischio alto soprattutto negli edifici privati. Il report 2013 dell’Istituto Superiore di Sanità stima che a Firenze il 30 per cento circa degli edifici sia a rischio in questo senso. Altroconsumo ha richiamato formalmente l’Asl 10 inviando una lettera di denuncia indirizzata al direttore Morello, al sindaco Nardella e all’assessore all’Ambiente Alessia Bettini. «Il risultato – scrive l’associazione – è allarmante, nonostante siamo coscienti che il problema non sia diffuso in tutta la città. Riteniamo indispensabile un intervento da parte delle autorità competenti trattandosi comunque di una fontana ubicata in zona centrale». A stretto giro la risposta del presidente di Publiacqua Filippo Vannoni. «Effettueremo subito una serie di campionamenti – sottolinea – e una verifica sui risultati presentati. I controlli sui fontanelli vengono eseguiti in prima persona dall’azienda ma esiste anche un sistema di controllo effettuato a campione dall’azienda sanitaria. L’eventualità che si tratta di uno sforamento temporaneo è verosimile ma prima di esprimerci in maniera compiuta attendiamo i risultati delle analisi».