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La 'rinascita' di Forte Belvedere

La storica fortezza medicea passa definitivamente al Comune di Firenze: firmato l'accordo. Allo studio la possibilità di tenere il Forte aperto tutto l'anno

Forte Belvedere

Firenze, 12 marzo 2019 - Il Forte di Belvedere torna definitivamente al Comune di Firenze. Come spiegato da Palazzo Vecchio, è stato firmato l'accordo tra amministrazione e Demanio per l'acquisizione gratuita del Forte - storica fortezza medicea che fungeva da baluardo di difesa per la città - e che sancisce il passaggio definitivo della proprietà al Comune: la delibera di autorizzazione era stata approvata dal Consiglio comunale a dicembre 2017.

"Finalmente - ha commentato il sindaco di Firenze, Dario Nardella - si conclude un lungo percorso che restituisce uno dei 'luoghi dell'anima' di Firenze, amatissimo dai cittadini, che l'amministrazione intende ulteriormente valorizzare e destinare all'arte e alla cultura". L'accordo di valorizzazione, che coinvolge Comune, Demanio e sovrintendenza, prevede di aumentare la fruibilità della Fortezza studiando la possibilità di tenerla aperta per tutto l'anno come contenitore multidisciplinare della contemporaneità e centro di produzione, ricerca e sperimentazione.

Il Forte sarà sede di mostre temporanee, eventi e installazioni site specific, ma accoglierà anche un centro culturale di respiro internazionale per la produzione di nuove espressioni artistiche. Tra gli altri obiettivi dell'accordo, c'è anche la conservazione ordinaria e la valorizzazione del complesso monumentale e ambientale del Forte, compresi gli spazi verdi. È previsto, infine, il graduale spostamento degli archivi della Biblioteca nazionale, attualmente presenti al Forte, per rendere gli spazi più funzionali per le mostre e per le altre attività. 

Il Forte di Belvedere, nome originario Forte di San Giorgio, fu costruito a partire dal 1589 su progetto di Bernardo Buontalenti, ultimo importante intervento di fortificazione cittadina. E’ costituito da quattro bastioni principali e due minori, ha una forma a stella e al centro vi si trova una Palazzina a tre piani, tipologia insediativa a metà tra la fortezza-palazzo e la villa extraurbana. L’orologio sulla Palazzina è una aggiunta successiva, risalente alla seconda metà del XVIII secolo.

Nel corso del tempo la Fortezza perse la sua funzione originaria di baluardo difensivo e nel ‘700 fu trasformata in una caserma. Nel 1958, grazie a una convenzione tra Intendenza di Finanza, proprietaria dell’immobile, e il Comune, la Fortezza divenne nuovamente fruibile al pubblico, sede di eventi e mostre prestigiose almeno fino agli anni ’90, quando la convenzione scadde.

Nel 1999 fu stipulata una nuova convenzione tra Ministero delle Finanze e Comune che dava il Forte in uso all’amministrazione in cambio della manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre che dell’adeguamento delle norme di sicurezza. Dopo due tragiche morti il Forte è stato chiuso per lavori di messa in sicurezza, con un investimento dell’amministrazione pari a poco meno di due milioni di euro, tra il 2008 e il 2013, quando venne restituito alla città. Negli ultimi anni notevoli sono stati anche gli interventi di manutenzione ordinaria, pari a 1,3 milioni dal 2011.

Tra le principali mostre che vi si sono svolte negli ultimi anni ricordiamo Dani Karavan (1978), Michelangelo Pistoletto (1984), Arnaldo Pomodoro (1986), Fernado Botero (1991), Mimmo Paladino (1993), Jean Michel Folon (2005), Zhang Huan (2013), Giuseppe Penone (2014), Antony Gormley (2015), Jan Fabre (2016), Ytalia (2017), ed Eliseo Mattiacci (2018).