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Fotovoltaico "Massima cautela" Ranaldi: "Bene stadio e aeroporto"

La soprintendente per la prima volta all’incontro con la commissione cultura di Palazzo Vecchio

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Primo incontro di Antonella Ranaldi, neo soprintendentente fiorentina all’Archeologia, Belle arti e paesaggio, con la commissione cultura di Palazzo Vecchio presieduta da Fabio Giorgetti. Tante le domande dei consiglieri soprattutto sul fronte degli impianti fotovoltaici e delle rigide prescrizioni imposte proprio dalla soprintendenza. "Firenze – ha risposto Ranaldi – è una città particolare, che merita tutte le attenzioni, quindi non si può dire che il fotovoltaico non si possa fare, però va regolamentato come in effetti è stato fatto con l’esclusione di alcune zone", perché "che si possa mettere dappertutto mi sembra complicato". "Se ad esempio – ha spiegato – si individuano delle zone, capannoni industriali, nuove costruzioni, il patrimonio costruito dal Dopoguerra in poi, cioè quello che non ha 70 anni e che è estesissimo, come sede privilegiata proprio per la produzione di energia elettrica, secondo me si fa un’operazione un pò da gestire, in cui bisogna fare delle scelte, in comprensori più di tipo industriale". In questo modo, ha osservato Ranaldi, sarebbe possibile "compensare quelle limitazioni per cui i proprietari che vivono nel centro, nella zona Unesco, non possono usufruire di questi benefici. Compensarle individuando anche interventi importanti ed estesi in cui viene utilizzato il fotovoltaico, che può essere un elemento di progettazione". In ogni caso, ha concluso la sovrintendente, "confido anche in un impiego tecnologico avanzato: ci sono impianti fotovoltaici invisibili. Il tema è proprio quello della visibilità: quindi incentivare la ricerca tecnologica verso soluzioni ecocompatibili è un compito della soprintendenza".

Risposta pronta da parte della soprintendente anche a chi ha insistito sui divieti imposti al fotovoltaico nell’area di Castello per ragioni paesaggistiche, tagioni che non sembrano però toccare l’aeroporto.

"Ancora non sono visibili le soluzioni prospettate per la nuova pista – ha detto Ranaldi – ma penso sia possibile, e anzi auspicabile la sua realizzazione. So che c’è un contrasto da parte delle comunità locali. Però credo sia un’opera importante per Firenze. Cercheremo di aiutare in questo".

Molte richieste anche sulle linee della tramvia e isulle nuove pensiline che sono state oggetto di polemica con l’ex soprintendente Pessina. "La posizione della soprintendenza era stata di ridurre la lunghezza delle pensiline – ha ricordato Ranaldi – è sul tavolo e ci confronteremo su questi temi. Quello che dico è che è sicuramente un’opera importante, infatti è già stata autorizzata. Noi siamo comunque un’amministrazione pubblica, quindi vale il principio della continuità amministrativa, perché altrimenti non sarebbe legittimo rivedere i pareri già dati, a meno che non subentrino altri approfondimenti, soprattutto progettuali".

Sul restyling dello stadio Artemio Franchi, Ranaldi ha sottolineato: "Il percorso che è stato fatto dal mio predecessore ha permesso la tutela di un’opera di architettura molto importante, perché non è il fatto che lo stadio sia tutelato a impedire che ci possano essere interventi, e così vale per tanti altri edifici, opere d’arte, opere di architettura. Si tratta quindi di avere una posizione ferma, ma nello stesso tempo aperta alla vivibilità di questi edifici, senza la quale tutto deperisce".

A proposito della gru e dei cantieri da decenni allestiti all’esterno degli Uffizi Ranaldi ha tagliato corto: "quello che ho raccomandato, soprattutto ai miei, è cercare di accelerare e toglierli, perché siamo in dirittura d’arrivo. Probabilmente non sarà fatta la Loggia Isozaki e dovranno essere individuate altre soluzioni".