REDAZIONE FIRENZE

Francesca Sarteanesi in ’Nikita’. Un’eccezionale vita qualsiasi

Nikita è vagamente comunista, ma molto vagamente. Ama l’Oriente, ma anche i Tesori d’Oriente, una volta è arrivata persino,...

Nikita è vagamente comunista, ma molto vagamente. Ama l’Oriente, ma anche i Tesori d’Oriente, una volta è arrivata persino,...

Nikita è vagamente comunista, ma molto vagamente. Ama l’Oriente, ma anche i Tesori d’Oriente, una volta è arrivata persino,...

Nikita è vagamente comunista, ma molto vagamente. Ama l’Oriente, ma anche i Tesori d’Oriente, una volta è arrivata persino, pensate un po’, a Lignano Sabbiadoro (che si trova in Friuli-Venezia Giulia, per chi non ha dimestichezza con la geografia). Nelle occasioni più importanti non si scorda di fare un regalo, sempre impacchettato con la stessa carta a fiori blu. Un pacchetto bellissimo, peccato per quello che contiene e che lascia spazio alla delusione di chi lo riceve. Un ritratto di donna, quello di ’Nikita’, che sarà in scena al Teatro Cantiere Florida giovedì (ore 21) per il Materia Prima Festival.

A portarlo sul palco è Francesca Sarteanesi, che dal 2018 racconta le vicende di figure popolari, dopo un periodo al fianco della compagnia de ’Gli Omini’, dalla quale ha mantenuto l’indagine sociologica e il registro comico. Un percorso che le ha valso anche una candidatura, nel 2021, al Premio Ubu. Nikita ne è un esempio magistrale, con la sua voglia di risparmiare tempo e acqua, motivo per cui non si fa la doccia e si lava a pezzi, guai solo a nominarle la vasca. In tutte queste peculiarità, Nikita ha anche qualche difficoltà nel condividere una bottiglia di vino rosso della casa. In barba alla società comunista di cui abbiamo parlato all’inizio. Ma si sa, l’uomo e la donna sono entrambi fatti di contraddizioni.

l.otta.