BARBARA BERTI
Cronaca

Francesco Live è sold out. Quasi duemila giovani nel nome del ’poverello’: "Per un futuro migliore"

A Palazzo Vecchio il primo evento con Roberto Vecchioni, fresco di Pegoso d’oro. Da tutta Italia per vivere un’esperienza oltre la religione .

Francesco Live è sold out. Quasi duemila giovani nel nome del ’poverello’: "Per un futuro migliore"

Francesco Live è sold out. Quasi duemila giovani nel nome del ’poverello’: "Per un futuro migliore"

"Non c’è niente di più bello di donare la propria vita a Dio e agli altri" dice Mattia, 18enne che arriva da Nuoro. Per Sara, dalla provincia di Macerata, invece, è l’occasione per fare nuove amicizie dopo la ’scoperta’ della Gioventù francescana che frequenta dal 2017. La ventenne Gaia di Poggibonsi vuole capire cosa ha da dirle San Francesco, mentre Carlotta, 23 anni di Empoli, è intenzionata a "vivere l’esperienza francescana insieme ai fratelli". Sono alcuni dei circa 1.700 giovani partecipanti al meeting "Francesco Live", organizzato dalla pastorale giovanile dei Frati Minori della Toscana assieme al comitato toscano per gli 800 anni delle stimmate di San Francesco e dal Comune di Firenze e promosso con Regione Toscana, Basilica di Santa Croce-Frati minori conventuali, Opera di Santa Croce, Ministero dell’Interno - fondo per gli edifici di culto e Conferenza Episcopale Toscana, in programma nel capoluogo toscano fino a domenica 14 aprile. Ieri sono arrivati i primi partecipanti, tutti ’armati’ di sacchi a pelo, pronti a condividere l’esperienza insieme a coetanei in conventi o palestre messe a disposizione del Comune.

Il ritrovo a Palazzo Vecchio dove fin dal primo pomeriggio riecheggiava questo ritornello: "E’ questo il nostro momento, di fare come Francesco, di riparare, salvare ciò che era perso...", un passo dell’inno ufficiale dell’evento, "Il nostro momento", scritto da fra Marco Borgioli, Enrico Toccafondi ed Emanuele Milli che ha curato gli arrangiamenti insieme a Alberto Piva. "Con questa iniziativa Firenze diventa un crocevia di esperienze, storie e sensibilità diverse, non necessariamente religiose. L’evento è l’occasione per provare a metterci seriamente in ascolto dei giovani, di che cosa si muove nei loro cuori, cosa immaginano per il domani della loro vita personale e del mondo. Tanto che domenica, alla fine di tutto, i partecipanti presenteranno un pacchetto di proposte per la politica e per la chiesa" dice fra’ Alessandro Martelli, responsabile del servizio di pastorale giovanile dei Frati Minori toscani. Per preparare "lo sguardo verso il futuro", sono previste due plenarie questa mattina e domani all’interno della Basilica di Santa Croce, mentre nei pomeriggio di oggi e domani si svolgeranno una serie diversificata di workshop diffusi per la città. Tutte le iniziative sono state pensate per mettere in relazione i giovani con docenti universitari, economisti, personaggi dello spettacolo e giovani imprenditori per scoprire lo sguardo di Francesco di Assisi sulle sfide del nostro tempo: l’ecologia integrale, l’economia del futuro, il bisogno di pace. "Perché San Francesco piace così tanto ai giovani? E’ una figura carismatica e al tempo stesso molto contemporanea ai sogni dei giovani d’oggi. Prima di essere santo era Francesco, un ragazzo che fece una scelta rompendo gli schemi. Probabilmente anche i ventenni del 2024 sentono il bisogno di rompere gli schemi" spiega ancora fra Alessandro sottolineando, poi, come i temi dell’ambiente e delle diversità, cari al ’poverello’ sono molto sentiti dalle nuove generazioni.

In questo intreccio tra generazioni e tematiche diverse, ad aprire ufficialmente il meeting è stato Roberto Vecchioni: il ’professore’ ieri sera nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio – fresco di Pegaso d’oro, consegnato a Pratolino dal governatore Eugenio Giani, e che il cantautore considera "un Oscar" –, insieme ai giovani di Rondine e al musicista e formatore Davide Scavolini, ha spaziato su più temi per provare a sognare un futuro diverso. "Otto secoli fa, in un contesto altrettanto controverso, Francesco è stato il primo a credere e impegnarsi per un mondo, un’economia e un ambiente migliori". E l’ecologia sarà il tema principale della giornata odierna, approfondendo ciò che papa Francesco, nell’enciclica "Laudato sì", ha chiamato ’ecologia integrale’, per mettere insieme il grido della terra (la questione ambientale) con il grido dei poveri (questione sociale).