
Da destra, Fra’ Matteo Brena della Custodia di Terra Santa per la Toscana, la sindaca di Firenze Sara Funaro, alcuni giovani della GiFra e l’assessora comunale alle politiche giovanili Letizia Perini
Nei giorni in cui si piange Papa Francesco c’è spazio anche per la speranza. E non può essere altrimenti perché, prendendo in prestito un pensiero di don Tonino Bello, il buio, lo scoraggiamento, la mancanza di prospettive per un cristiano può durare come nel giorno della Passione, da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Dopo torna la luce. E che luce.
Mentre ci si prepara al lancio ufficiale della seconda edizione di Francesco Live, il meeting dei giovani promosso dalla famiglia francescana della Toscana e che sarà dedicato agli 800 anni del Cantico delle creature, nella serata di ieri una piccola delegazione di giovani e frati minori toscani ha consegnato alla sindaca di Firenze, Sara Funaro, i due messaggi “il sogno di Francesco Live” e “oltre le nostre ombre” elaborati dai giovani che, dall’11 al 14 aprile dell’anno scorso, presero parte alla prima edizione del meeting fiorentino, in occasione dell’ottavo centenario delle stimmate di Francesco d’Assisi. Erano presenti anche l’assessora alle politiche giovanili Letizia Perini e il presidente del consiglio comunale Cosimo Guccione.
"Questi due documenti - uno elaborato dai giovani partecipanti, l’altro dai giovani che, a Firenze, presero parte, negli stessi giorni e nello stesso contesto, all’iniziativa di Oikos Mediterraneo, una sorta di laboratorio per dare corpo a una serie di progetti riguardanti l’ecologia integrale del Mediterraneo – furono consegnati lo scorso anno, in Santa Croce, al presidente della Regione Eugenio Giani e all’allora sindaco di Firenze Dario Nardella – spiegano i frati minori – Alla vigilia della seconda edizione di Francesco Live abbiamo sentito il dovere di consegnare questi due documenti all’attuale sindaca Sara Funaro e alla sua giunta, affinché richieste, prospettive e sogni dei giovani possano trovare concretezza partendo da questa città che tanto ha dato, nei secoli, allo sviluppo di un nuovo umanesimo. Crediamo che il Paese possa ricevere la spinta per un cambio di passo sulle questioni che più stanno a cuore alle giovani generazioni e che sono il lascito di Papa Francesco: la cura della casa comune non solo sul fronte ambientale, ma anche su quello della giustizia sociale, del grido dei poveri e della terra tutta".
"Chissà che a Firenze non possa nascere qualcosa di nuovo. I giovani – continuano i frati – chiedono alla politica di osare di più, a partire dalle amministrazioni locali, per uno sviluppo davvero sostenibile, per nuove politiche abitative che tengano conto del desiderio delle nuove generazioni di costruirsi un futuro indipendente. Come Francesco fu, nel suo tempo, un ‘fuoriposto’ anche i giovani spesso si sentono così e chiedono che anche le istituzioni siano capaci di accogliere le loro ferite e le loro fragilità. ‘Siamo fallibili, ma non falliti’ è il loro grido ed in questo avvertono il bisogno di un nuovo patto generazionale".
"Ricevo con grande onore e senso di responsabilità le lettere di questi giovani. - ha risposto Sara Funaro - I temi che ci vengono posti sono quelli che più devono stare a cuore alle istituzioni. Sono gli stessi su cui Papa Francesco non ha mai smesso di tenere alta l’attenzione".
In questo senso, la seconda edizione di Francesco Live, in programma il 10 maggio prossimo sempre a Firenze, si lega strettamente alla prima: "Siamo felici di aver ricevuto le riflessioni di tanti giovani - ha detto l’assessora alle politiche giovanili Letizia Perini - la scelta di Firenze non è stata casuale: la nostra città ha un legame antico con La Verna e col suo patrimonio di bellezza, spiritualità e storia è il luogo ideale per riassaporare quello che, molti decenni fa, sperimentò già Giorgio La Pira da sindaco".
Duccio Moschella