ANTONIO PASSANESE
Cronaca

Franchi, il governo rassicura: "I ministeri stanno lavorando sul prolungamento dei lavori"

L’esecutivo Meloni parla di "interlocuzione continua con la squadra. Non deluderemo le aspettative". Torna in auge anche l’opzione Castellani ma Joe Barone visita lo stadio Braglia di Modena.

Qualcosa si muove. Il governo Meloni "sta ragionando sul prolungamento" dei lavori di restyling all’Artemio Franchi "e su tutto ciò che potrebbe essere utile a garantire alla Fiorentina uno stadio nuovo" e contemporaneamente "a far giocare i viola nell’impianto progettato da Pier Luigi Nervi senza necessariamente doversi spostare in un’altra città". Fonti vicine al ministro Raffaele Fitto fanno inoltre sapere che "le legittime aspettative della società troveranno nel governo un interlocutore credibile e affidabile". E dall’esecutivo Meloni ci tengono a sottolineare che i ministeri interessati (Sport, Sviluppo Economico, Cultura, Affari Europei e Pnrr) "si sono mossi prima che il sindaco Dario Nardella inviasse loro le lettere attraverso una intorlucuzione continua con i vertici della Fiorentina". Queste, dunque, le ultimissime novità che arrivano dalla Capitale sulla vexata quaestio – sollevata negli ultimi giorni sia dal direttore generale viola Joe Barone (che ha attaccato l’amministrazione comunale, provocando uno scontro istituzionale mai visto) che dai tifosi – inerente il campo di gioco nel quale andrà a giocare la Fiorentina allo scadere del contratto (a giugno) che la lega al Comune. Ma la comunicazione alla Lega Calcio dovrà essere inoltrata entro marzo, pena la non iscrizione al prossimo campionato di Serie A.

In attesa del tavolo convocato dalla Prefettura di Firenze per l’11 gennaio, attorno al quale siederanno il sindaco Dario Nardella, il governatore Eugenio Giani, il presidente viola Rocco Commisso (non è ecluso che partecipi anche Barone), la Lega, il questore Maurizio Auriemma e la sindaca di Empoli Brenda Barnini, restano in piedi varie ipotesi tutte da verificare, discutere e su cui ragionare. Oltre al Padovani, che andrebbe adeguato e per il quale l’amministrazione ha accantonato 10 milioni di euro (ma ne servirebbero altri 4 per i lavori), nelle ultime ore sarebbe tornato di nuovo in auge il Castellani, nonostante la ferma opposizione, per "motivi di ordine pubblico", della stessa prima cittadina. Ma ieri proprio il sindaco metropolitano, sollecitato dai giornalisti, si sarebbe mostrato possibilista. Empoli, ha detto Nardella, "è un’opzione realistica che va vista in piena sintonia con le istituzioni: dalla Regione all’amministrazione comunale alle società di calcio interessate. Io ho sempre detto che le soluzioni si trovano solo se tutti fanno la loro parte, perché la straordinaria opportunità storica di rifare i lavori al Franchi e di avere uno stadio nuovo non ce l’ha nessun’altra città italiana. E per questo noi non la dobbiamo sciupare e dobbiamo mettere insieme tutte le energie per trovare la soluzione sul luogo in cui far giocare i viola durante i lavori. Le due cose possono e devono stare insieme: il restyling per avere il nuovo Franchi da un lato, e penso che non ci sia cosa più bella che celebrare il centenario della Fiorentina, nel 2026, in un impianto nuovo, e dall’altro l’impegno a provocare meno disagi possibili alla squadra e ai tifosi. Firenze è una città – ha concluso il sindaco – che ha sempre abbracciato le grandi sfide e dovrà affrontare anche questa con orgoglio". Anche se ieri, prima della partita col Sassuolo, Joe Barone si è fermato a Modena per un sopralluogo allo stadio Braglia.

Il direttore generale della Fiorentina, ai microfoni di SkySport ha tenuto a sottolineare, non senza una vena polemica, che "la proroga nasce da un’idea della Fiorentina. Abbiamo incontrato il Modena nove mesi fa e abbiamo visto l’impianto: è una bella realtà. Dove giocheremo? Ancora non lo so. La cosa ideale sarebbe giocare nel Franchi ma la siuazione è complicata. Vedremo dove andremo a finire. Ne siamo tutti danneggiati: tifosi, Firenze e noi".