Firenze, 19 maggio 2024 – Il mondo della notte ha perso il suo re. Franchino è scomparso all’età di 71 anni e per gli amanti della musica elettronica questo è un giorno di lutto. I suoi anni, quelli a cavallo tra il vecchio e nuovo secolo, sono stati quelli delle discoteche, delle luci stroboscopiche e della tecnho. Francesco Principato, questo il suo nome all'anagrafe, è stato certamente uno dei pionieri di quel periodo.
Trasferitosi in Toscana all’età di 18 anni, ha cominciato a lavorare nei locali dell’Empolese Valdelsa ed in particolare al Seven Eleven di Montelupo Fiorentino. Poi, dopo aver trascorso qualche estate nei locali dell’Isola d’Elba ed aver intrapreso una carriera da cantante blues in Brasile, arriva il colpo di fulmine: Franchino si innamora della musica elettronica ad Ibiza e comincia a lavorare in quella che diventerà una discoteca simbolo delle estati in Toscana: l’Imperiale di Tirrenia.
Insieme ai deejay Francesco Farfa, Roby J, Sandro Vibot, Ricky Le Roy, Alex Neri e Alessandro Tognetti, la carriera di Franchino decolla. Al microfono si trasforma e diventa un cantastorie in grado di accompagnare quella musica elettronica che piace così tanto ai ragazzi. Da “magia, magia portami via” a “vivere per vivere” fino alla “grande botta”, le sue frasi diventeranno così iconiche da resistere fino ai giorni nostri.
Dal 1995 al 2000 lavora in un altro tempio della musica elettronica che oggi non esiste più: l’Insomnia Discoacropoli d’Italia di Ponsacco. Nel 2000, dopo la chiusura il 20 maggio del BXR Superclub di cui Franchino era una delle voci insieme a Zicky il Giullare e Plastikman, nasce a Brescia il progetto Matrix. A settembre 2001, insieme allo staff della Metempsicosi, lavora periodicamente presso la discoteca Jaiss di Empoli fino alla sua chiusura nel maggio 2004. Tra il 2004 e il 2005 si esibisce all'Alias di Firenze, progetto nato per la continuazione delle serate Jaiss.
L'11 marzo 2022 pubblica il suo ultimo album: C'era una volta. E’ morto oggi, 19 maggio, all’età di 71 anni.