REDAZIONE FIRENZE

Frati isolati dalla frana: "Bloccata l’unica strada. Ci siamo aperti un varco"

Per un giorno hanno abbandonato l’abito talare per vestire i panni dei volontari. Frate Ignazio e padre Charbell che vivono...

Per un giorno hanno abbandonato l’abito talare per vestire i panni dei volontari. Frate Ignazio e padre Charbell che vivono...

Per un giorno hanno abbandonato l’abito talare per vestire i panni dei volontari. Frate Ignazio e padre Charbell che vivono...

Per un giorno hanno abbandonato l’abito talare per vestire i panni dei volontari. Frate Ignazio e padre Charbell che vivono e gestiscono insieme ad altri tre confratelli il santuario della Madonna del Sasso, sopra Santa Brigida, si sono messi i guanti alle mani, stivali ai piedi, e hanno provato in tutti i modi a ripristinare l’unica strada che collega il santuario al mondo esterno. Da venerdì pomeriggio intorno alle 15, infatti, si sono ritrovati isolati dal resto della comunità. Lì il problema non è stata la piena del fiume, per ovvi motivi, ma lo smottamento della strada che si arrampica su per il pendio, fino al luogo di culto, meta di pellegrinaggio. Completamente dissestata e in parte franata, così si è presentata la strada al nostro arrivo. Intorno, il nulla. Un paesaggio suggestivo a cose normali, ma che diventa subito inquietante di fronte all’emergenza. E così è stato infatti per i cinque frati che si occupano del santuario e la famiglia Guglielmi, che vive lì accato. "Ad avvertirci della frana è stato un vicino, che abita un po’ più giù - spiega frate Ignazio - ed è stato provvidenziale. Ci ha permesso quantomeno di spostare le macchine, così da poter avere una via di fuga. Per fortuna nessuno si è fatto male".

"Stavo passando in auto, quando mi sono accorto della frana - spiega Filippo Lombardi - ho sentito proprio il terreno e l’asfalto cedere sotto di me. Così ho fatto una rampa con alcuni tronchi e sono andato al santuario ad avvertire i frati". Poi si sono rimboccati le maniche e si sono messi al lavoro. Armati di motosega, hanno cercato di aprirsi un varco il più facile possibile da percorrere a piedi. Ieri mattina, poi, l’intervento del Comune. Sul posto, a fare un sopralluogo, l’assessora Martina Betulanti insieme a una tecnica. Come prima cosa c’è da mettere in sicurezza la strada, riaprirla, dopodiché ci sarà da capire se non è il caso di creare un nuovo passaggio.