ANDREA SETTEFONTI
Cronaca

Freccette, è nato un campione

Niccolò Galgani, 13 anni, da San Donato a Gibilterra per sfidare i maestri inglesi ai Mondiali under 16

di Andrea Settefonti

Scopre di essere un campione di freccette grazie al lockdown. Tanto da partecipae ad un mondiale. Niccolò Galgani, 13 anni, studente di terza media a Tavarnelle, residente a San Donato in Poggio, andrà a difendere i colori dell’Italia con la Nazionale under 16 al Campionato che si disputerà questa settimana a Gibilterra. Tutto nasce un anno fa. Come spiega lo stesso Niccolò, timido, visibilmente emozionato per la sfida che lo aspetta, per non essere abituato ai riflettori. "Ero un calciatore, giocavo nel Tavarnelle. Poi l’anno scorso, con il Covid e il lockdown, gli allenamenti vennero sospesi. Non sapevo come passare il tempo, che fare. E allora con babbo abbiamo iniziato a giocare a freccette". Un ripiego che è una vera fortuna. "Invece di passare le ore davanti alla playstation o al telefonino, siamo scesi in garage e abbiamo rispolverato questo gioco. All’inizio quasi senza crederci, erano più i buchi nel muro che quelli nel bersaglio. Poi Niccolò ci ha preso la mano, ha iniziato a fare punti", spiega il babbo Alessio Galgani, un’altra figlia, Giulia, e una moglie Silvana Pellegrino. "Niccolò ha fatto tutto da autodidatta, senza nessuna società senza nessun tecnico, tutto da solo, tutto in casa", continua. Velocemente babbo e figliolo scoprono che quel passatempo può trasformarsi in qualcosa di serio. Niccolò sembra essere un vero talento naturale. E inizia a giocare il campionato di serie C, online visto che l’Italia è bloccata dalla pandemia. "Le sfide erano vere. Tutto regolamentare soltanto che ognuno giocava da casa propria e si guardavano gli altri e i punti con un telefonino puntato sul bersaglio". Al primo campionato, il primo successo. Niccolò è infatti campione nazionale di serie C e adesso gareggia per la vittoria del campionato di serie B visto che è al secondo posto. "Durante una di queste gare di campionato è stato notato da Paolo Pesce presidente della Nazionale. Lo ha visto e ha chiesto a Niccolò se voleva partecipare ai Mondiali. Io non riesco ancora a crederci", continua Alessio Galgani.

Ieri babbo e figliolo sono partiti da Malpensa alla volta di Gibilterra. La responsibilità è tanta, quanta l’emozione di esserci. Tanto grande quanto il sogno di staccare il biglietto per la finalissima di Londra del 18 dicembre in concomitanza con il campionato mondiale dei professionisti di freccette. "Certo è un sogno, ma già essere a Gibilterra era insperabile solo un anno fa. Non avremmo mai pensato che un passatempo potesse diventare un impegno sportivo vero e proprio".

Nella lingua di terra inglese in territorio iberico, saranno 4 i ragazzi italiani a difendere i colori dell’Italia e lo faranno contro le rappresentativa di altri Paesi anche molto blasonati come l’Olanda e il Regno Unito, realtà dalle quali provengono i più grandi campioni.

Niccolò ci crede. Ha scoperto un talento naturale grazie al lockdown, adesso lo vuole coltivare e far fruttare in gioco fatto di regole, di doppi punti e triple, di settori e un punteggio da saper calcolare velocemente per battere l’avversario anche con la tattica oltre che con le tecnica. "Certo – sottolinea Niccolò – quando ho smesso gli allenamenti di calcio non pensavo davvero alle freccette". Poi è venuto così, quasi per caso. Come testimoniano i buchi nel muro attorno al bersaglio ora ricoperti da un disco nero. Lancio dopo lancio, errore dopo errore, Niccolò ha vinto il campionato di serie C, è secondo in quello di serie B e soprattutto è a Gibilterra a giocarsi un Mondiale under 16.