NICOLA DI RENZONE
Cronaca

Fucilata contro un ispettore. Arrestato per tentato omicidio: "Ha sparato con un visore"

Ad agosto un poliziotto della Provinciale venne ferito gravemente al braccio destro. Bracconiere di 46 anni finisce a Sollicciano. "Non voleva i controlli e ha sparato" . .

Ad agosto un poliziotto della Provinciale venne ferito gravemente al braccio destro. Bracconiere di 46 anni finisce a Sollicciano. "Non voleva i controlli e ha sparato" . .

Ad agosto un poliziotto della Provinciale venne ferito gravemente al braccio destro. Bracconiere di 46 anni finisce a Sollicciano. "Non voleva i controlli e ha sparato" . .

Fu un tentato omicidio. Ieri è stato arrestato con questa accusa un bracconiere 46enne che nella tarda serata dello scorso 20 agosto aveva sparato contro una guardia venatoria, ferendola gravemente e mancando, solo per pochi centimetri, gli organi vitali. Quella sera, intorno alle 22 un ispettore della Polizia Provinciale, ispettore del reparto territoriale zona Nord ed ex agente della Polizia Municipale di Firenze, era impegnato in un servizio antibracconaggio quando venne ferito da un colpo di fucile mentre stava eseguendo alcuni controlli in località "La Dogana", all’interno di una riserva di caccia.

Le indagini condotte dai carabinieri di Borgo San Lorenzo e Barberino di Mugello, si può ricostruire adesso, si erano immediatamente indirizzate verso un uomo e una donna che in quel momento si trovavano in uno stabile nella riserva di caccia, a poco più di cento metri dal luogo del ferimento. L’edificio è stato individuato grazie anche alla direzione del colpo: si tratta della casa alla quale avevano accennato alcuni cacciatori della zona. Nelle ore successive al ferimento dell’agente, i carabinieri fecero irruzione nello stabile e sequestrarono al 46enne, che si trovava lì con la compagna, armi e munizioni da caccia. Nei loro confronti partirono dunque altre indagini che hanno permesso poi di accertare che l’uomo stava seguendo i servizi effettuati nella zona dalla Polizia Provinciale, fino all’epilogo del 20 agosto. Quella sera il 46enne, utilizzando un visore notturno, avrebbe sparato ad altezza d’uomo da una finestra posta a circa 150 metri da dove si trovava la vittima, colpendo l’agente in servizio e procurandogli gravissime lesioni al braccio, mancando gli organi vitali solo per pochi centimetri.

Ieri, visti i gravi indizi a suo carico, i carabinieri lo hanno arrestato nella sua casa di Firenze e lo hanno portato in carcere. All’uomo viene contestato il reato di tentato omicidio, visto che con il visore poteva distinguere in maniera inequivocabile la figura umana. La compagna 34enne è invece indagata in concorso avendo condiviso con l’indagato l’ideazione e la realizzazione del tentato omicidio.

La misura cautelare della custodia in carcere è stata emessa per l’uomo sia per il pericolo di reiterazione del reato, che per quello di inquinamento delle prove, visto che avrebbe anche tentato di sviare le dichiarazioni di un testimone chiamato a deporre dai carabinieri. L’indagato ora si trova a Sollicciano.