Cinque parole a cui corrispondono gli indirizzi strategici, perno del programma di mandato di Sara Funaro. La prima cittadina, per i prossimi cinque anni di governo, immagina una Firenze giusta, futura, sicura, sostenibile e per tutti. La sindaca, a poco più di tre mesi dalla sua elezione, ieri pomeriggio si è presentata in Consiglio comunale per tracciare la strada che la sua amministrazione seguirà fino al 2029. In poco meno di un’ora e quaranta minuti, eviscera i progetti, le idee, che intende portare a termine (nel programma, però, come fanno notare i consiglieri di Italia Viva, Francesco Casini e Francesco Grazzini che hanno presentato una mozione a cui hanno votato contro Pd e sinistra, è praticamente scomparso l’argomento inerente l’ampliamento dell’aeroporto Vespucci. Una scelta tattica, probabilmente, per evitare frizioni con Avs-Ecolò). Ad ascoltarla, c’è la maggioranza e la giunta al gran completo, e quasi tutta la minoranza (mancavano solo un paio di consiglieri).
Tra le tante novità enunciate in aula, sono tre quelle che hanno catturato di più l’attenzione dei presenti. Il primo punto riguarda il commercio e la lotta al mangificio. Saranno 39 le strade – 26 in centro e 3 in periferia – in cui non sarà più possibile aprire ristoranti, paninoteche, bar, kebabbari, pizzerie, insomma tutto ciò che riguarda la somministrazione e il food. La Nazione aveva anticipato i piani del Comune già alcuni giorni fa, ma alle sei strade riportate dal nostro quotidiano, l’amministrazione ne ha aggiunte altre. E la delibera arriverà oggi in giunta per la ratifica ufficiale.
Così, in via della Vigna Nuova, via Rondinelli, via Strozzi, piazza Strozzi, Porta Rossa, Lungarno Guicciardini, via di Santo Spirito, Lungarno Acciaiuoli, via Lambertesca, via di Parione, via delle Terme, borgo Santi Apostoli, via dei Pecori, via Pellicceria, via Brunelleschi, Calimala, via Tosinghi, via Vecchietti e via Roma "saranno ammesse solo le attività commerciali di pregio, come ad esempio librerie, gallerie d’arte e antiquari, arredamento e design, artigianato tradizionale e artistico". In questo caso si tratta della stessa previsione in vigore oggi per via Tornabuoni e via Maggio. Invece, via Pietrapiana, Borgo La Croce, Borgo San Lorenzo, via Calzaiuoli, Corso, via Guicciardini, via della Spada, Borgo degli Albizi, via dei Cerchi, via dei Tavolini, via Mazzetta, via Sant’Agostino, via dei Serragli, via Faenza, via Ginori, via Matteo Palmieri, piazza Salvemini e, fuori dal centro, via Gioberti, via Pisana e via Senese, "sono state individuate come sature dal punto di vista del commercio alimentare. Pertanto, sarà vietato il nuovo insediamento di attività alimentari, anche se trasferito da un altro luogo del centro storico".
L’assessore allo Sviluppo economico Jacopo Vicini, a questo proposito, annuncia che oggi "porteremo in giunta la delibera scritta d’intesa con tutte le associazioni di categoria". Anche Confcommercio plaude all’iniziativa. Lo fa il direttore regionale Franco Marinoni: "Si tratta di scelte coraggiose che consentiranno l’attività d’impresa nel rispetto degli equilibri commerciali e della tutela del patrimonio del territorio e storico-culturale della città".
Altro argomento su cui si è soffermata Funaro, ieri, è il patto per la casa, che contiene in sè una sorta di rivoluzione. "Dalla soprintendente sono arrivate aperture importanti anche sugli impianti fotovoltaici", spiega in Consiglio comunale presentando il programma di mandato. Per questo il Comune stanzierà "importanti investimenti sull’efficientamento energetico delle popolari: vogliamo dotare tutti gli edifici di pannelli fotovoltaici così da garantire fondamentali risparmi energetici e creare delle vere comunità energetiche in città". Attualmente, aggiunge, "sono stati progettati e sono in corso di realizzazione impianti su 238 appartamenti. Lavoreremo per implementarli su tutto il nostro patrimonio Erp", annuncia.
Infine per quanto riguarda la città sostenibile, la sindaca ha sottolineato che in 200 chilometri di strade verranno programmati interventi di manutenzione e riqualificazione; stessa cosa per 80 chilometri di marciapiedi. Sul fronte della viabilità c’è poi l’idea "realizzare nuove zone 30" e dar gambe a un pallino già illustrato dalla sindaca in campagna elettorale: limitare il transito dei mezzi pesanti sui viali "per migliorare la qualità dell’aria e ridurre il traffico".
Antonio Passanese