ROSSELLA CONTE
Cronaca

Funaro, priorità commercio. Prima mossa, stop mangificio. E un ruolo all’artigianato

La sindaca annuncia il tavolo con le associazioni di categoria per mettere dei paletti. Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna in prima linea .

Funaro, priorità commercio. Prima mossa, stop mangificio. E un ruolo all’artigianato

Funaro, priorità commercio. Prima mossa, stop mangificio. E un ruolo all’artigianato

Salvaguardare il commercio tradizionale non solo il centro. E’ proprio questa una delle prime battaglie che Sara Funaro, la prima sindaca di Firenze, vuole portare avanti. "La nostra idea – sottolinea Funaro – è limitare alcune categorie merceologiche anche fuori dall’area Unesco. Si può fare". La tutela dell’identità fiorentina quindi, un tema al centro delle polemiche degli ultimi anni, è una delle priorità che la neo eletta sindaca ha inserito nella sua agenda e che trova il consenso di tutte le associazioni di categoria. "È un bellissimo segnale che il primo atto di Sara Funaro sindaco sia mirato alla salvaguardia del sistema economico/distributivo della città, fatto di piccole e piccolissime imprese – le parole del direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni -. Se l’obiettivo è preservare l’equilibrio dell’offerta commerciale in quelle zone dove si rischia lo stravolgimento del mix merceologico consolidato negli anni, non possiamo che essere d’accordo".

Come si raggiunge questo risultato? "Con un provvedimento che dica stop al mangificio e protegga la ricchezza del nostro territorio e delle nostre strade – aggiunge Marinoni -, mantenendo quei mix merceologici delle imprese che si sono create negli anni e che in qualche modo ha bisogno di una tutela attraverso l’inibizione delle attività di somministrazione negli ambiti commerciali o nelle strade che rischiano di diventare come è oggi via dei Neri". Il riferimento di Marinoni è a via Gioberti, via Borgo San Lorenzo, Borgo la Croce o via Pietrapiana. Giacomo Cioni, presidente Cna Firenze, da un lato ritiene importante difendere il commercio tradizionale, dall’altro ritiene fondamentale "che la nuova amministrazione includa nel termine ‘commercio’ anche l’artigianato". "Molti artigiani, infatti, non solo producono, ma vendono i loro prodotti e servizi. È essenziale difendere e valorizzare anche questo comparto. Come suggerito da Funaro, ciò può essere realizzato attraverso limiti, per esempio al numero di attività non alimentari, in franchising o di basso livello, in specifiche aree della città – scende nei dettagli Cioni -. Ma anche destinando una quota fissa di superfici all’artigianato e ai servizi per i cittadini, piuttosto che al turismo e trasformando spazi urbani oggi inutilizzati in luoghi permanenti di esposizione e vendita per gli artigiani locali, la cosiddetta Casa delle Eccellenze che, ancora in campagna, Funaro ci ha comunicato di voler realizzare in più aree della città. Si tratta di passi importanti per valorizzare il nostro tessuto economico e sociale". Jacopo Ferretti, direttore Confartigianato Firenze, insieme alla presidente Serena Vavolo tendono la mano alla neo sindaca: "Apprezziamo che una delle priorità di Funaro sia proprio quella di difendere il commercio tradizionale – dice Ferretti -. Esiste una strada ed è importante percorrerla per limitare la vendita incontrollata da asporto di attività, come i mini market per fare un esempio, che non hanno nulla a che vedere con la nostra storia. Anche fuori dall’area Unesco ci sono strade che si stanno gradualmente trasformando". Confesercenti Firenze aspetta di conoscere il nuovo regolamento nei dettagli: "È importante che la neo sindaca – conclude il presidente di Confesercenti Firenze Santino Cannamela - metta il tema del commercio di vicinato tra le priorità politiche amministrative della sua agenda. Siamo naturalmente in campo per collaborare e andare avanti insieme lungo questa direzione. Forniremo i nostri contributi di idee e progetti per sostenere le nostre botteghe, vero patrimonio della nostra città".