Firenze, 29 gennaio 2020 - Un ascensore per Firenze: in futuro la città avrà quest'opera, che collegherà il Giardino di Boboli a Forte Belvedere. E adesso parte lo studio di fattibilità per l'opera, inserita nel piano per la costruzione di un nuovo hotel a cinque stelle in costa San Giorgio, con il recupero dell'ex caserma Vittorio Veneto. La Giunta ha approvato la variante per la costruzione dell'hotel, su proposta dell'assessore all'Urbanistica Cecilia Del Re.
Un atto che definisce le destinazioni d'uso del complesso acquistato dal magnate argentino Alfredo Lowenstein (proprietario anche della tenuta medicea di Cafaggiolo, in Mugello), aggiornando le prescrizioni e le compensazioni legate all'intervento. Le destinazioni individuate sono dunque quelle turistico-ricettiva (86%), commerciale per medie strutture di vendita (9%) e direzionale (5%).
"Andiamo avanti con il percorso urbanistico per arrivare a recuperare questo luogo importante del centro storico, da anni ormai in disuso", spiega Del Re. Si tratta di "un intervento complesso che, oltre al restauro degli ambienti interni di pregio dietro le indicazioni della soprintendenza, riguarda anche la sistemazione dell'area esterna, con la previsione di ricostituire gli orti e giardini ottocenteschi".
Come prescrizioni, sottolinea, "abbiamo inserito la fruizione di parte della struttura al pubblico e anche la verifica della fattibilità di un collegamento tra Boboli e il Forte Belvedere". Un'opera "che agevolerebbe nell'accessibilità del Forte Belvedere e contribuirebbe anche a un miglior governo dei flussi turistici"