"Questa non è la fine de La Sad, perchè La Sad non finirà mai, ma solo una nuova season" spiegano Matteo Botticini, Francesco Emanuele Clemente e Enrico Fonte, pardon Theø, Plant e Fiks, in concerto martedì prossimo (ore 21) al Teatro Cartiere Carrara col loro ’La Sad è 4 Life’, dopo aver fatto messo a dura prova le coronarie dei fan parlando nei comunicati di "ultimo tour". "Cinque anni di fuoco e fiamme super concentrati sul nostro futuro una pausetta la giustificano, dai" ammettono i tre col proposito di dare sfogo alle rispettive ambizioni soliste prima di ripartire assieme da lì dove li lascerà questo ’ultimo’ giro di concerti. Sempre che il pubblico, appassionato più all’idea di punk band che alle sue individualità, non gli abbia frattanto voltato le spalle, naturalmente.
"Ecco perché il 2025 abbiamo deciso di vivercelo in maniera un po’ più rilassata, facendo delle scelte e prendendoci delle tempistiche più personali. D’altronde, La Sad è sempre stato più un collettivo che una band".
Ed ora? "Proviamo a sfogarci ciascuno come gli viene senza dover rendere conto, per una volta, agli altri. Individualmente siamo più evoluti di un tempo e pensiamo di poter portare alla gente quelle individualità compresse finora dalla formula del gruppo”.
Cosa è rimasto indietro? "Banalmente, la possibilità raccontare noi stessi. Anche se del passato non rinneghiamo niente perché il messaggio rimane immutato. Solo che, per qualche tempo, certi temi li toccheremo individualmente. Senza cambiare mood o wave, ma guardandoli ciascuno attraverso la propria ottica. Non aspettatevi, quindi, dei reggaeton".
Tre momenti di quest’anno senza respiro che vi hanno segnato? "Sicuramente l’ultima data del tour estivo al Carroponte di Milano. Epica e con un sacco di ospiti, a cominciare da J-Ax, Pinguini Tattici Nucleari, Naska. Altro ricordo indelebile, la pubblicazione dell’album ‘Odio La Sad’ con tutti gli occhi dei media addosso, qualcosa d’incredibile visto che fino a due anni fa facevamo uscire i nostri dischi nei bar. Terzo, Sanremo, per quello che ci ha lasciato dentro, ma anche per quel che siamo riusciti noi a lasciare su quel palco".
Potendo aggiungere un quarto momento indelebile? "Il viaggio in van, durante il Festival, con i Ricchi e Poveri".
Avete già deciso il ritorno? “Ancora no. Ma siamo amici, ci sentiamo con frequenza e al momento giusto non ci saranno problemi".
Visto che stavolta lo guarderete alla tv, per chi farete il tifo al Festival? "Per Giorgia, Lucio Corsi, The Kolors, Irama, Rose Villain… ma anche i Modà mica male…".