CARLO CASINI
Cronaca

I furbetti? Ora sono incivili Ingombranti, guerrilla Alia

Maxi adesivi lasciati sui rifiuti abbandonati, la nuova strategia del gestore. "Così segnaliamo e sensibilizziamo chi lascia la spazzatura fuori"

Uno degli adesivi disposti da Alia sugli ingombranti abbandonati

Firenze, 18 maggio 2024 – I furbetti dei rifiuti, quelli che lasciano spazzatura fuori dai cassonetti e ingombranti a giro, saranno etichettati come incivili, nel vero senso della parola. Un adesivo giallo e vistoso recante la scritta ‘Ritiro in corso. Lasciato da un incivile!’ sarà apposto da Alia sui rifiuti abbandonati, in attesa che gli operatori passino per lo smaltimento. L’ha ideato e lanciato Alia Multiutility e andrà a integrare le funzionalità di Aliapp, la nuova applicazione di Alia, con cui si possono (anche) segnalare i rifiuti abbandonati.

Nell’arco di tre ore dalla segnalazione nel centro storico e di sei fuori, 7 giorni su 7, 24 ore su 24, garantisce Alia, saranno ritirati. Un servizio, spiega la società, pensato per garantire più efficienza, più pulizia e un rapporto più diretto con gli utenti, già attivo da un mese durante il quale ha mostrato performance incoraggianti: 482 richieste arrivate, di cui 411 hanno portato alla rimozione in sole 2,7 ore di media; le altre 71 richieste invece hanno portato alla scoperta di rifiuti speciali o pericolosi, che si sono dovuti invece gestire in maniera più lenta perché necessitavano di cautele e interventi particolari.

Segnalare con Aliapp è semplice e veloce: si indica il luogo dell’abbandono allegando la foto dei rifiuti e quando la rimozione è avvenuta se ne riceve notizia. Ora a rafforzare questo servizio, anche la strategia dei nastri adesivi gialli e neri, che è stata lanciata ieri dagli ispettori ambientali di Alia e dai facilitatori dell’A-Team nel centro storico e proseguirà in altri quartieri nei prossimi giorni.

Un’operazione che in gergo si chiama ‘guerrilla marketing’, un’azione di comunicazione non convenzionale a basso costo ma che gioca sull’impatto psicologico e che in questo caso, spiega la società, fa parte delle "strategie di comunicazione originali, che partono dal basso e che puntano a responsabilizzare l’utente nella collaborazione e nella segnalazione di comportamenti non corretti". Un concetto che abbiamo già visto sui cartelloni attaccati al cassone dei camion per lo svuotamento dei cassonetti, dove il messaggio invita gli automobilisti fermi dietro a portare pazienza e non strombazzare per mettere fretta agli operatori. Ma gli adesivi hanno al contempo anche un altro scopo: quello di informare i cittadini sul fatto che quei rifiuti non sono passati inosservati, ma è stata già attivata la macchina del ritiro. Si vuole poi sensibilizzare l’attenzione sui gesti incivili che costano alla collettività circa 20 milioni di euro all’anno: un costo esorbitante che ricade su tutti i contribuenti.

C.C.