REDAZIONE FIRENZE

Furti a Querceto, caso in Prefettura: "Controllo di vicinato e telecamere"

Il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica si riunirà per analizzare l’emergenza microcriminalità. Preoccupa l’escalation di colpi nel borgo. I residenti chiedono soluzioni rapide e videosorveglianza.

Nelle scorse settimane gli abitanti della frazione di Querceto hanno fatto un’assemblea pubblica per fare il punto della situazione sull’escalation di furti nelle abitazioni

Nelle scorse settimane gli abitanti della frazione di Querceto hanno fatto un’assemblea pubblica per fare il punto della situazione sull’escalation di furti nelle abitazioni

É convocato per il prossimo giovedì (17 ottobre) il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicato alla situazione della sicurezza sul territorio sestese alla luce della recente ondata di furti in abitazione (ma non solo) che si sono verificati in estate in particolar modo nell’area della frazione di Querceto ma anche in altre zone.

Prese di mira dai ‘soliti ignoti’ pure due strutture molto frequentate come la Casa del popolo di Querceto di via Napoli e la storica Unione Operaia di Colonnata. I bottini non sono stati troppo consistenti, ma in compenso ha portato gravi danni alle strutture e agli oggetti.

Durante l’incontro, in Prefettura, saranno anche analizzati i dati relativi alle denunce di reati presentate negli ultimi mesi, in particolare relativi a furti in appartamento: dati che il sindaco Lorenzo Falchi aveva richiesto in concomitanza con il confronto, avvenuto alcune settimane fa, con una delegazione di residenti a Querceto e rappresentanti dell’Associazione Antico Borgo di Querceto.

Durante la riunione in Comune gli ‘ospiti’ avevano presentato al primo cittadino la loro proposta di controllo di vicinato per segnalare eventuali persone o comportamenti sospetti in zona e trasmettere la comunicazione, attraverso un referente scelto, alle forze di polizia.

Nel progetto avrebbe dovuto avere un ruolo importante anche la videosorveglianza con l’installazione di telecamere in punti strategici del quartiere, soprattutto nel borgo preso di mira in maniera particolare e capillare dai malviventi nei mesi scorsi. Dal primo cittadino (che in realtà ha sempre mostrato di non gradire troppo l’installazione di ‘occhi elettronici’ sul territorio) non era arrivato un no secco alla proposta ma la richiesta di fare una analisi preliminare sui dati precisi richiesti alla Prefettura per capire la dimensione del fenomeno o, almeno, dei furti regolarmente denunciati e giovedì si potrà avere un quadro della situazione.

Nell’ultimo consiglio comunale la polemica è poi nuovamente scoppiata per la bocciatura di un ordine del giorno presentato dalla Lega che chiedeva di potenziare, proprio in chiave sicurezza, gli strumenti di videosorveglianza a Sesto.

Sandra Nistri