di Sandra Nistri
Un progetto pilota di "controllo di vicinato" con l’utilizzo anche di una serie di ‘occhi elettronici’ per arginare l’escalation dei furti in abitazione a Querceto. È la proposta che i referenti dell’Associazione Antico Borgo di Querceto hanno illustrato nell’assemblea pubblica alla Casa del popolo di via Napoli e che porteranno, il prossimo martedì, nell’incontro già fissato con il primo cittadino Lorenzo Falchi: "Vogliamo chiedere al sindaco di approvare questo progetto che prevede la nascita di gruppi di vicinato in grado di controllare eventuali persone o cose sospette e segnalarle, attraverso un responsabile riconosciuto dalle forze dell’ordine e dall’amministrazione comunale, alle stesse forze dell’ordine – hanno spiegato il presidente e il vicepresidente dell’associazione Lorenzo Paioletti e Alessandro Ricci -. Il Comune non aveva firmato, nel 2018, il protocollo che prevedeva questa possibilità ma speriamo che ora possa acconsentire. Fra l’altro in questo progetto è prevista l’installazione di cartelli ma anche di telecamere".
Telecamere la cui ubicazione è precisamente indicata nella proposta: i dispositivi, infatti, dovrebbero essere dislocati in via Biancalani, via delle Cappelle, tra via del Cuoco e via del Ghirlandaio e tra via Gavine e via Bortolotti. Dagli oltre 120 partecipanti all’assemblea, molti dei quali hanno raccontato l’esperienza traumatica dei furti subiti, è venuta anche la richiesta di poter completare il progetto con il coinvolgimento di guardie giurate e chiedendo un maggiore passaggio in zona di polizia e carabinieri.
Alla serata hanno preso parte anche alcuni esponenti dell’opposizione e l’intervento del capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Stefano Mengato è stato bloccato perché "tacciato di propaganda". Intanto il capogruppo della Lega Daniele Brunori polemizza per il fatto che all’assemblea non abbiano preso parte né il sindaco, né esponenti della maggioranza e annuncia, per il prossimo consiglio una mozione sui furti a Querceto.