EMANUELE BALDI
Cronaca

Il furto della vergogna: “Mamma senza carrozzina. Ha 89 anni ed è in dialisi”

Firenze, ladri rubano dall’androne di un palazzo la sedia a rotelle di un’anziana malata

La signora Francesca indica il punto da dove è stata rubata la carrozzina della madre (Foto Marco Mori / New Press Photo)

Firenze, 1 maggio 2024 – A volte viene da pensare se nel petto di qualcuno il cuore, semplicemente, non esista. Perché entrare nell’androne di un palazzo e portare via una sedia a rotelle non ha, a monte, altra giustificazione se non l’assenza di quella che i latini chiamavano la pietas, un sentimento che, vita balorda o meno, dovrebbe essere il requisito minimo per dirsi persone con un’anima.

Eppure è successo, davvero, qualche notte fa in un palazzo fdi via Cimabue. Quindi non resta che procedere con la nuda cronaca. Venerdì, o forse sabato, qualcuno si è introdotto, non si sa come (forse approfittando di un attimo di distrazione da parte di qualcuno che ha lasciato il portone accostato) nelle scale di un condominio della strada.

Non si sa bene se l’intenzione del balordo (o dei balordi) di turno fosse proprio quello di rubare qualcosa o semplicemente di fare un odioso dispetto tanto per scacciare la noia, fatto sta che chi è entrato di soppiatto se n’è uscito con una carrozzina.

Quella carrozzina serve, ogni giorno, a una signora di 89 anni in dialisi. La figlia della donna, Francesca, ha denunciato così l’episodio su Facebook: "Rubata carrozzina a Firenze, zona piazza Beccaria, dal vano scale a un’89enne dializzata. La carrozzina non è perfetta ma ancora utile alla signora. Io non ho parole, se qualcuno dovesse vederla...".

"Non so chi possa aver rubato una sedia a rotelle, so soltanto che adesso dovremmo ricomprarla e spero che la mamma non si renda conto di cosa è successo perché ci resterebbe davvero male. – si sfoga poi Francesca a La Nazione – La carrozzina non ci serve solo per la dialisi. Spesso la utilizzo per accompagnare la mamma a prendere un po’ d’aria fuori, a fare una passeggiatina per distrarsi. Sono senza parole, davvero".