Furto da film nella ditta di preziosi. Sfondata la porta con un trattore

Il colpo messo a segno alla Metalfin della Sambuca che produce argento: ingente il bottino

Furto da film nella ditta di preziosi. Sfondata la porta con un trattore

Furto da film nella ditta di preziosi. Sfondata la porta con un trattore

CHIANTI

Colpo di quelli come si vede nei film: alberi posizionati sull’asfalto, cancello sfondato con un trattore, fuga con un ingente bottino. È la sequenza del furto messo a segno ieri notte ai danni della Metalfin azienda di recupero da materiali di scarto, di metalli preziosi tra cui argento oltre che oro, platino e palladio, che ha sede in via Leonardo da Vinci nella zona industriale della Sambuca a Barberino Tavarnelle. I banditi avevano studiato tutto nei minimi dettagli, a iniziare dalla scelta della ditta, anonima, senza insegne ma con un grande valore nella lavorazione che effettua. Hanno divelto alcune piante lungo la strada, prima e dopo la Metalfin, e le hanno lasciate sull’asfalto come ostacolo per evitare che le forze dell’ordine potessero raggiungerli. Poi hanno rubato un trattore Lamborghini da una azienda distante una decina di metri e con quello hanno sfondato il cancello di ferro e quindi sono entrati dentro la ditta. Qui hanno rubato un ingente quantitativo di materiale usato per il taglio dell’argento. La stima precisa dei danni è ancora in corso da parte dei titolari dell’azienda e per quantificare con esattezza occorreranno giorni. Deve essere infatti effettuato l’inventario del materiale che ancora a disposizione e per differenza fare il calcolo del danno subito. Una volta rubato, i ladri si sono allontanati velocemente e hanno imboccato la superstrada Siena Firenze, che corre parallela alla zona industriale, e hanno fatto perdere le loro tracce. I carabinieri della Compagnia di Scandicci sono ora al lavoro per risalire all’identità dei banditi. Saranno visionate le telecamere presenti in zona, quelle della Metalfin e di altre ditte, si faranno accertamenti tra chi potesse sapere di quella particolare azienda confusa tra altre decine e della sua lavorazione particolare e sopratutto si cercheranno indizi. I ladri sono entrati nel cuore della notte e hanno agito in fretta, tanto che nessuno si è accorto di niente, neppure degli alberi posti come ostacolo lungo la strada. Il furto di ieri notte alla Metalfin è almeno il secondo nel giro di alcuni anni che ha interessato un’azienda di preziosi della Sambuca. Era il marzo del 2015 quando alcuni banditi portarono a termine un furto del valore di 30mila euro ai danni di un laboratorio di argenteria di via Borromini. In quel caso i malviventi forzarono la finestra del bagno della ditta. Il loro obiettivo era la cassaforte.

Andrea Settefonti