Firenze, 25 agosto 2018 - Non ha avuto nemmeno il tempo di girare ed entrare che si è reso conto che qualcuno nella notte si è intrufolato nell’attività dove lavora. Un veloce colpo d’occhio a sala e cucina e la presa di coscienza: ignoti hanno forzato la porta secondaria e si sono introdotti nel ristorante La Tavernetta della Signoria di via de’ Neri.
«E’ stato il cuoco alle 8 del mattina a scoprire quanto accaduto» racconta Matteo Gallorini, il titolare. I malviventi, che hanno approfittato del buio per razzolare all’interno del ristorante, sono scappati con circa 20mila euro tra incassi e assegni con cui il titolare avrebbe dovuto pagare i dipendenti. In realtà, l’allarme dell’esercizio è suonato alle e un minuto 5 in punto, le guardie giurate si sono precipitate sul posto, hanno dato un occhio ma non hanno visto nessuno. «Mi hanno chiamato – prosegue – e mi hanno detto che era tutto apposto. Ma io avevo uno strano presentimento, ho dormito male tutta la notte e appena in piedi ho chiamato il cuoco, lui era appena arrivato e mi ha dato la brutta notizia».
Secondo quanto raccontato, il colpo sarebbe stato messo a segno ieri mattina, alle 5 e un minuto. Ignoti, si sono introdotti all’interno dalla porta secondaria e una volta dentro hanno arraffato l’arraffabile. «Sono andati a colpo sicuro – aggiunge Matteo – in poco tempo sono riusciti a trovare l’incasso e gli assegni, li avevo in un cassetto di sicurezza. Sono riusciti ad aprire e hanno portato via tutto, per fortuna li ho potuti bloccare. Mai successo niente del genere». Il titolare de La Tavernetta della Signoria che ha tirato su il bandone in via de’ Neri nel 2010, è molto deluso: «Non ci sentiamo più al sicuro – dice – io ho sensori ovunque e un allarme collegato alle guardie giurate ma non è servito a nulla». È intervenuta la polizia e saranno le immagini delle telecamere a chiarire la dinamica di quanto accaduto. Ma chi lavora nell’attività pensa che i responsabili «potrebbero essere persone che conoscono il posto». «Sono andati a colpo sicuro» ripete.
«Purtroppo fin quando non ci sarà certezza della pena non saremo mai al sicuro, chi delinque sa che il giorno dopo sarà di nuovo fuori. E’ questo non è giusto». Sono giornate cupe per via de’ Neri: prima il parapiglia tra un commerciante e una famiglia di turisti che bivaccavano davanti alla sua pelletteria e, solo pochi giorni dopo, un furto. Ma c’è anche un altro pezzo di via. Quello che non molla: «Amo questa strada – sorride un’abitante – una ventina di anni fa circolavano brutte facce e spacciatori. Molto meglio i turisti».
«Ci sono centinaia di visitatori – sottolinea Sauro Nardi del salone Contrasto –. Ma è un fenomeno che va governato. Questa ordinanza è un passo in avanti importante». Nella strada, in attesa del divieto che sarà accompagnato da sanzioni e scatterà da martedì, due vigili fanno su e giù lungo la via chiedendo a chi si accampa sul marciapiedi per consumare il panino di alzarsi. «Siamo contenti di questo provvedimento – conclude Roberta Pieraccioni, presidente del comitato via dei Neri –. Purtroppo è anche un problema di educazione».