di Iacopo Nathan
Un premio alla memoria del videomaker Gabriele Masi, 28 anni, morto il 30 giugno 2020 in un incidente stradale, consegnato dalla famiglia del ragazzo nel corso della terza edizione di “Big Screen Laba“: la cerimonia di presentazione finale dei cortometraggi realizzati dagli allievi di Fotografia e Graphic Design della Laba di Firenze. Oltre alle classiche premiazioni delle edizioni passate, Laba ha deciso di istituire un nuovo riconoscimento, dedicato all’ex studente che si era particolarmente messo in mostra per la qualità del suo lavoro. "Gabriele è stato un nostro allievo – spiega Domenico Cafasso, presidente di Laba -. Abbiamo deciso di portare avanti il suo lavoro con questo premio, che oggi vede la nascita e la sua prima edizione, in accordo con la famiglia. Gabriele è stato un allievo fantastico e una persona speciale. Abbiamo pubblicato la sua tesi, che aveva ricevuto la menzione dello studente eccellente, facendola diventare un libro. Perché Gabriele era davvero così, eccellente, sia come studente che come persona".
"Questo non deve essere solo un evento per ricordare Gabriele – aggiunge Stefano Masi, padre del ragazzo -, ma per cercare di trasferire le qualità, far capire l’importanza delle passioni. Vogliamo portare avanti i sentimenti di nostro figlio Gabriele, il suo amore e il suo entusiasmo, la sua umiltà e la sua umanità. Ha vissuto tutta la sua vita così, purtroppo se n’è andato presto, ma tutti lo ricordano in un modo speciale. Deve essere un fatto vivo questo premio, non un ricordo, deve essere uno strumento per crescere e migliorare. Vogliamo portare avanti questa iniziativa, che diventi un messaggio per il futuro".
La cerimonia si è svolta all’interno dello Spazio Alfieri e a vincere il primo premio sono stati Leonardo Allori e Francesco Panaro, con il progetto “Haaveilla“, una narrazione onirica che ha conquistato la giuria per il linguaggio sperimentale e il piglio autoriale.