REDAZIONE FIRENZE

Gabriele muore a 15 anni in moto, lo scooter era rubato

Il mezzo dello schianto era sparito da Scandicci. Disposta l’autopsia

Il luogo dell'incidente (New Press Photo)

Firenze, 9 luglio 2019 - E’ stato rubato il 2 luglio scorso a Scandicci lo scooter maledetto – un Honda SH 300 – a bordo del quale Gabriele Vadalà, che lo guidava, si è schiantato contro tre macchine in sosta, nella notte tra sabato e domenica, in via Torcicoda, all’altezza di via dei Rododendri. Lo hanno accertato i vigili urbani che indagano sulla tragedia, per accertare eventuali responsabilità di terzi.

Il sinistro poco prima dell’una di domenica 7 in via Torcicoda, direzione Isolotto, all’altezza di via dei Rododendri. Gabriele, 15 anni (ne avrebbe compiuti 16 a settembre) ha perso il controllo del mezzo ed è andato a sbattere. Nell’urto violento ha perso il casco e ha sbattuto la testa sul marciapiede.

Perché Gabriele era alla guida di un mezzo che non poteva guidare? Non aveva la patente, infatti. Né avrebbe potuto averla per una semplice (quanto tragica) questione anagrafica: è possibile conseguire la licenza di guida solo a partire dai 16 anni. E al più la patente A1, che consente di portare motoveicoli di cilindrata non superiore ai 125 cc con potenza contenuta entro 11kW. Perché dunque il ragazzino era entrato momentaneamente in possesso dello scooter? I vigili urbani – ricostruita la dinamica dell’incidente – hanno già eseguito anche molti e importanti accertamenti probatori per ricostruire ciò che sta ‘a monte’ del tragico incidente. A cominciare dal furto del 2 luglio: a rubare l’Honda SH 300 sarebbe stato un ragazzo (sembra pure lui minorenne) di una compagnia? Si conoscevano, lui e la vittima?

I VIGILI hanno sentito a sommarie informazioni testimoniali tra gli altri il padre di Gabriele. E un altro genitore, di una ragazza sembra. Altri atti dell’indagine: disposta l’autopsia, che potrebbe essere effettuata già oggi, con gli accertamenti sanitari, istologici sui tessuti. Informato il pm dei minori opiché sullo sfondo della tragedia c’è un’ipotesi di furto e di ricettazione. Saranno le informazioni testimoniali raccolte dalla polizia municipale a far aprire un eventuale filone di indagine a carico di terzi. Gli investigatori devono fissare punti certi, magari spiacevoli, ma per poter accertare o escludere eventuali responsabilità devono fugare tutti i dubbi.

Intanto il funerale è stato fissato per giovedì mattina alle 10, alla chiesa dell’Isolotto. Da domani pomeriggio la salma sarà esposta nella cappellina della stessa chiesa. La famiglia ha poi deciso un gesto d’altruismo: non fiori ma beneficenza, donazioni al pediatrico Meyer. Mentre sulle bacheche social fioccano tanti messaggi di conforto a una famiglia piegata, ma non vinta dall’immenso dolore.

g.sp.