ELETTRA GULLE'
Cronaca

Galileo, la preside Gilli: "Il segreto del successo? Docenti stabili e ragazzi motivati"

“Studiare al classico serve per prepararsi non solo a una carriera specifica, ma ad affrontare ogni opportunità e percorso di vita. È un indirizzo che stimola curiosità e passione per la cultura, offrendo una formazione solida e versatile”

Liliana Gilli, dirigente del Galileo

Liliana Gilli, dirigente del Galileo

Firenze, 21 novembre 2024 - Il classico Galileo emerge come la miglior scuola per poi proseguire l’università.

Preside Liliana Gilli, qual è stata la sua prima reazione a questa notizia?

«È una bellissima notizia che ripaga tanto lavoro. Quando sono arrivata qui, il Galileo si trovava tra il terzo e il quarto posto. È stata una crescita lenta e costante, e ora vedere il nostro liceo al primo posto è una gioia immensa».

Quali sono i segreti del successo del Galileo?

«Credo che i punti di forza siano diversi. La stabilità della dirigenza è un elemento chiave: un preside che rimane a lungo può dare continuità a progetti e visione. Ho poi la fortuna di avere uno staff di presidenza molto presente e collaborativo, docenti stabili e preparati, un ambiente accogliente e studenti motivati. Il mix di questi fattori fa la differenza».

Anche i risultati scolastici parlano chiaro, non è così?

«Sì, il Galileo ottiene ottimi risultati. Abbiamo un basso tasso di dispersione scolastica e un tasso di bocciature inferiore alla media toscana e fiorentina. È vero che nel biennio ci sono alcuni rimandati, soprattutto a latino e greco, ma in quarta e quinta non più. Il liceo classico è una scuola impegnativa, ma gli studenti sono così motivati che raggiungono ottimi traguardi».

Quali sono i progetti più significativi per i ragazzi?

«Ce ne sono tanti, e alcuni nascono proprio dalle idee degli studenti, come il cineforum o il giornale letterario. Abbiamo anche il Forum, un appuntamento annuale co-partecipato con i docenti, che rappresenta un momento di didattica alternativa su argomenti che spesso restano fuori dalle aule. Partecipiamo inoltre alla Notte dei licei classici, un evento aperto al pubblico che coinvolge con entusiasmo sia i ragazzi che i professori. E poi c’è la ri-maturità, adesso alla seconda edizione».

Nel 2024, quale valore ha ancora studiare al liceo classico?

«Studiare al classico serve per prepararsi non solo a una carriera specifica, ma ad affrontare ogni opportunità e percorso di vita. È un indirizzo che stimola curiosità e passione per la cultura, offrendo una formazione solida e versatile. È vero che si studia molto, ma i nostri studenti sanno organizzarsi. Noi riconosciamo percorsi personalizzati per chi ad esempio è iscritto al conservatorio oppure fa sport ad alti livelli».

Quali sono le novità per il prossimo anno scolastico?

«Stiamo lavorando per migliorare continuamente. Tra le novità ci sono i laboratori sui podcast, quelli di sostenibilità ambientale e nuove dotazioni tecnologiche come visori per la realtà virtuale, microscopi digitali e telescopi professionali. Puntiamo molto anche sulle materie scientifiche, e dal prossimo anno avremo una sezione con la sperimentazione di matematica, che si aggiunge al potenziamento dell’inglese».

Un messaggio per chi sta scegliendo la scuola superiore?

«Invitiamo tutti a scoprire il Galileo partecipando agli open day. È un liceo vivo, dove i ragazzi possono sviluppare le loro passioni e ricevere una preparazione di alto livello».