ALBERTO ANDREOTTI
Cronaca

Avanti di 20 millimetri al minuto: la supergalleria diventa realtà / FOTO

A Barberino del Mugello la fresa da 45 milioni di euro riprende gli scavi nel cantiere della Milano-Napoli

Baeberino del Mugello, ripartono gli scavi nel cantiere della A1 (Germogli)

Baeberino del Mugello, ripartono gli scavi nel cantiere della A1 (Germogli)

Barberino del Mugello (Firenze), 21 aprile 2020 - L’enorme fresa scava nelle viscere della terra. Una lieve vibrazione tradisce il suo incedere lentissimo: 15-20 millimetri al minuto, in un giorno si fanno 3 metri. Ne mancano ‘soli’ 380 per terminare la galleria Santa Lucia sull’A-1 Milano-Napoli. Quella che, in direzione sud, consentirà al traffico di uscire dalla Variante di valico, di immettersi nella nuova galleria a tre corsie per 7,8 chilometri e di sbucare a Calenzano. Le quattro corsie del vecchio tracciato, invece, verranno utilizzate solo in direzione nord. «Entro il 2021 la galleria sarà funzionante – assicurano da Società Autostrade – se non era per il coronavirus lo scavo sarebbe già ultimato». Già, il coronavirus: Autostrade ha bloccato i cantieri delle nuove infrastrutture il 12 marzo. In tutto questo periodo sono continuate costanti le verifiche e le manutenzioni, anzi facilitate dall’assenza di traffico. Ieri questo cantiere di nuove infrastrutture è stato il primo in Italia a riaprire: un segnale forte del Paese che vuole ripartire.

«Abbiamo deciso in accordo con Autostrade di chiudere i cantieri infrastrutturali in attesa di direttive dal governo – racconta Italo Menegola direttore tecnico di Pavimental, la società del gruppo Atlantia - Autostrade che esegue lo scavo e che è proprietaria della talpa più grande d’Europa – Abbiamo ottenuto la cassa integrazione per il personale, facilitato il rientro a casa di chi poteva, ospitato qui al campo base di Barberino coloro che non potevano rientrare (circa 50 persone) fornendo loro vitto e alloggio, Poi abbiamo iniziato una fase di formazione del personale, già educato alla massima sicurezza, per evitare i contagi da Covid-19, sanificato i locali, distanziato i letti nei dormitori e i tavoli a mensa. E ieri siamo ripartiri riaccendendo la fresa da 45 milioni di euro. Si chiama Santa Lucia, proprio come la galleria». Una macchina lunga circa 120 metri che mentre scava fissa la volta della galleria. «Praticamente per 2 ore la macchina spinge contro la montagna – spiega il conduttore della fresa Pino Di Lascio – per un’ora si ferma e fissa la volta, nel frattempo espelle la terra con un nastro trasportatore lungo 10 chilometri».  Qui al campo base di Barberino hanno ripreso il lavoro 150 persone da tutta Italia in turni di 8 ore sulle 24, senza interruzioni, 7 giorni su 7. Sul cantiere sono presenti sempre una postazione del 118 e una squadra di vigili del fuoco. Laggiù, nelle viscere della terra, 7,5 km più avanti, ci sono un’ambulanza, una squadra di soccorsi e una camera protetta con bombole di ossigeno in caso di incendio. «Non vediamo l’ora di finire il tunnel – dicono da Pavimental e Autostrade – è il segnale del Paese che ha sconfitto la Pandemia».