REDAZIONE FIRENZE

Galleria dell’Accademia. Blitz degli eco-vandali. Incatenati sotto il David: "Azione contro legge"

Cinque militanti di Ultima generazione hanno manifestato all’interno del museo, distribuendo volantini sull’alluvione di Campi. Hollberg: "La protesta non ha niente a che vedere con le opere d’arte".

Galleria dell’Accademia. Blitz degli eco-vandali. Incatenati sotto il David: "Azione contro legge"

Senza vernice, ma con le catene. Senza colla, ma con i volantini. Senza biglietto per l’ingresso (era la domenica dei musei gratis), ma con un ’pass’ per l’uscita timbrato dai carabinieri. Nuovo blitz degli eco-attivisti di Ultima generazione, che ieri introno alle 12 all’interno della Galleria dell’Accademia a Firenze, nella sala in cui è esposto il David di Michelangelo, si sono seduti e incatenati alla ringhiera protettiva sotto la statua, srotolando lo striscione con scritto “Fondo Riparazione”. Un copione già visto, e volti già noti. Tra i cinque vandali-green era presente anche Giordano Stefano Cavini Casalini, 32enne di Empoli, che imbrattò Palazzo Vecchio con vernice arancione e che rese celebre la corsa del sindaco Dario Nardella. Casalini a metà febbraio è stato tra i protagonisti del blitz agli Uffizi di Firenze, dove ha attaccato fotografie riguardanti l’alluvione di Campi Bisenzio alla teca che protegge la Venere di Botticelli. Già in quel caso violò l’obbligo di dimora, e adesso – dopo la denuncia di ieri – rischia un aggravamento delle misure cautelari, con gli arresti domiciliari o il carcere. Per tutti e cinque è scattata la denuncia per interruzione di pubblico servizio e manifestazione non autorizzata.

L’alluvione di Campi Bisenzio è stata al centro anche della protesta di ieri. Gli ecomilitanti hanno infatti distribuito volantini sull’alluvione e sulle note del cantautore genovese hanno lanciato un appello per partecipare alle iniziative di Ultima Generazione in programma a Roma l’11 e 25 maggio. Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri, che hanno identificato i cinque giovani. Il museo, invece, è stato chiuso per circa un’ora, per poi riprendere il servizio.

L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna di Ultima Generazione per chiedere "un fondo riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato", spiegano i ragazzi.

E i soldi "dovranno essere ottenuti – continuano – attraverso l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi (Sad), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari". Per questo "continueremo a scendere in strada, a fare azioni di disobbedienza civile non violenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi". Emma, attivista 24enne, ispirata dalla grande opera alle sue spalla, si lancia in un’analogia moderna: "David aveva paura di combattere contro il gigante, ma non si è arreso – racconta –. Anche noi possiamo sentirci così davanti a tutte le ingiustizie del mondo. Ci possiamo sentire piccoli, esattamente come si sarà sentito David. Però abbiamo l’intelligenza, abbiamo la forza. La nostra unione è la nostra fionda. Anche noi possiamo sconfiggere il gigante, dobbiamo essere come Davide".

Reazione dura, invece, quella della direttrice della Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg. "L’arte esposta nella Galleria dell’Accademia di Firenze è bellezza pura – commenta –. La protesta degli ambientalisti, senza discutere le loro ragioni, non ha niente a che vedere con le opere conservate nei musei. Cercare visibilità a discapito di altri limitandone i diritti dovrebbe risultare, a ogni persona civile, un’azione inadeguata, contro la legge".

P.m.