
Galliano, frazione da cartolina: "L’albergo diffuso per valorizzarla"
"Galliano? Una cartolina assoluta della Toscana più tipica, un’ubicazione perfetta, vicino all’autostrada, comodissima da raggiungere, immersi nella campagna toscana , fuori dal caos, sulle sponde del lago e inserito in importanti percorsi trekking". Lo dice il sindaco di Barberino di Mugello, Giampiero Mongatti, per spiegare le ragioni dell’importante investimento che il Comune sta avviando nella frazione. "Un progetto di rigenerazione urbana – continua Mongatti - un intervento a cui tengo tantissimo, uno dei più importanti fatti dalla mia amministrazione". Si tratta di un progetto di albergo diffuso, con l’utilizzo di tre edifici da recuperare: l’ex Casa del fascio, il palazzo Ubaldini e l’ex scuola Mariotti Zanobi. Domani il sindaco incontrerà i gallianesi in un’assemblea pubblica proprio per illustrare l’iniziativa. "E’ un progetto che ha molte valenze: toglie dal degrado immobili pubblici, si realizzano strutture ricettive per favorire lo sviluppo turistico e ci sarà anche un aspetto sociale, realizzando spazi a disposizione dei cittadini oltre che dei turisti, una sorta di centro sociale" spiega il sindaco. A breve partiranno due dei tre interventi previsti: nel palazzo Ubaldini, ubicato nel corso centrale del paese, corso Marco da Gagliano, si realizzeranno quattro appartamenti per uso turistico, mentre nell’ex-casa del fascio è prevista la reception, una camera, gli spazi in comune dell’albergo diffuso, compreso il bar e il ristorante, insieme a un salone adibito a centro civico. E sarà recuperata anche la terrazza, "una terrazza bellissima, della quale i vecchi gallianesi - dice il sindaco – ancora si ricordano". Mentre per l’ex-scuola si sta ancora cercando una parte di finanziamenti, altri 800mila euro. Il costo complessivo previsto è di oltre 3 milioni di euro, di questi un milione e 830mila euro per l’ex Casa del fascio e 430 mila per palazzo Ubaldini. Finiti i lavori di recupero si aprirà il capitolo della gestione: "Ci penserà la prossima giunta – conclude Mongatti - ci siamo comunque avvalsi di un economista, per trovare la forma migliore per rendere autosostenibile il progetto. Crediamo comunque che la parte recettiva sarà gestita da un privato, la parte sociale invece potrà essere gestita dall’associazionismo".