Firenze, 16 ottobre 2020 - Giuseppe Fanfani, garante toscano dei detenuti, ha visitato questa mattina il carcere fiorentino di Sollicciano. Fanfani è tornato dalla visita ''profondamente scosso. Le condizioni del carcere superano ogni immaginazione possibile. Tornerò con più calma e più tempo e chiederò il permesso di scattare delle foto. Forse anche il direttore del Dap, che invito a venire per una visita accurata, riuscirà a commuoversi''.
Secondo Fanfani "un pollaio è più decoroso. La struttura fa letteralmente acqua da tutte le parti. Le infiltrazioni sono tante e tali che per tentare di arginarle sono addirittura stati piazzati secchi sulle scale, mentre è usata una copertura di nylon a protezione di parti di vetrocemento esplose, e molte strutture e pareti sono infiltrate di acqua. La situazione è incompatibile con una società che si vuole definire civile. Esorto il ministro a non parlare di 3 metri quadri a detenuto, ma a venire a vedere in che condizioni versa questo carcere e spieghi anche ai bambini detenuti con le madri, che ho incontrato, come sia possibile e ammissibile che la prima esperienza di vita possa essere all'interno di un carcere umanamente deprimente''.
Fanfani parla di una ''esperienza traumatica'' soprattutto nell'incontro con due bambini molto piccoli, all'incirca due, tre anni di età. ''Unico loro conforto sono i numerosi volontari che tentano di assisterli nel migliore dei modi pur in una situazione tanto drammatica. La visita è stata istruttiva. Mi ha fatto comprendere che postribolo sia Sollicciano''.